Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2015
Durata:123 min.
Etichetta:Uriah Heep Records

Tracklist

  1. GYPSY
  2. TRAVELLER IN TIME
  3. BIRD OF PREY
  4. SUNRISE
  5. RAIN
  6. COME AWAY MELINDA
  7. RETURN TO FANTASY
  8. LOOK AT YOURSELF
  9. COME BACK TO ME
  10. THE EASY ROAD
  11. SWEET FREEDOM
  12. WHY DID YOU GO?
  13. JULY MORNING
  14. EASY LIVIN'
  15. BETWEEN TWO WORLDS
  16. ONLY THE YOUNG
  17. DIFFERENT WORLD
  18. LOVE IN SILENCE
  19. BLIND EYE
  20. WONDERWORLD
  21. STEALIN'
  22. TIME OF REVELATION
  23. CROSS THAT LINE
  24. MORE FOOL YOU
  25. UNIVERSAL WHEELS
  26. THE GOLDEN PALACE
  27. LADY IN BLACK

Line up

  • Bernie Shaw: lead vocals
  • Mick Box: guitar, backing vocals
  • Trevor Bolder: bass, backing vocals
  • Lee Kerslake: drums, backing vocals
  • Phil Lanzon: keyboards, backing vocals

Voto medio utenti

Cominciamo dicendo che il disco in questione è la ristampa di una raccolta uscita nel 2001 a nome “Remasters: The Official Anthology”: i brani non sono quelli originali ma quelli reincisi dalla formazione più longeva della storia degli Uriah Heep attiva dal 1986 al 2007 formata dal “veterano” Mick Box e dai compagni d’avventura Lee Kerslake alla batteria, Phil Lanzon alle tastiere, Bernie Shaw alla voce e Trevor Bolder al basso. Sempre per non tralasciare i dettagli imprescindibili, si tratta della prima uscita marchiata Uriah Heep Records. Bene. E quindi? Qualche preconcetto c’era, è vero, e ammetto di essere come tanti (per non dire tutti) un fan del primo periodo del gruppo (grazie Papà, ndr), quello con Ken Hensley alle tastiere e David Byron alla voce, ma questo disco è un onestissimo tributo alla carriera della formazione inglese che, purtroppo, ha sempre vissuto all’ombra dei tre "mostri sacri" connazionali Deep Purple, Led Zeppelin e Black Sabbath e non un’operazione di marketing fine a se stessa (ed ecco spiegata la volontà di ripubblicarlo quasi 15 anni dopo). I musicisti si esprimono al meglio e i vari “membri aggiunti” non tentano di scimmiottare gli ingombranti predecessori ma danno nuova vita a brani altrimenti intoccabili come “Return To Fantasy”, “Bird Of Prey”, “Easy Livin’”, “Lady In Black” o “July Morning” (giusto per citare i miei preferiti, alla faccia dell’oggettività del recensore), dove l’irruenza dell’hard rock si fonde con arrangiamenti più propriamente progressivi, definendo un sound che è il vero marchio di fabbrica della band. Menzione speciale per Bernie Shaw, a suo agio su brani vecchi e nuovi senza risultare forzato. Anche la produzione è, scusate se mi ripeto, onesta e lascia spazio a tutti durante i quasi 124 minuti del corposo doppio cd. Ammetto di essermi un po’ preoccupato all’inizio di “Gypsy” con le chitarre di Box così “davanti”, ma era un falso allarme dato che in questa raccolta anche dietro al mixer c’è un lavoro ben fatto: tutto suona “aggiornato” (“moderno” mi sembra eccessivo, i suoni dell’hard rock non lasciano spazio a troppa inventiva) senza risultare troppo finto o artefatto. Per chi non conosce gli Uriah Heep e vuole approfondire mi sento di consigliare i dischi dei primi Anni Settanta (“Salisbury” e “Demons & Wizards” su tutti), per chi invece vuole riavvicinarsi a dei brani storici senza troppi pregiudizi “Totally Driven” merita sicuramente un ascolto.
Recensione a cura di Gabriele Marangoni

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 25 nov 2015 alle 10:23

Operazione che non condivido molto...ma come si fa a dire una sola parola contro questo gruppo? Mi permetto di consigliare ai pochi pazzi che non l'avessero ancora fatto di comprare e ascoltare la discografia degli Uriah Heep. Questo può andar bene giusto per la collezione.

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.