Dopo il buon riscontro ottenuto con il debut
“Sentience”, i
Despite Exile non sono rimasti a dormire sugli allori rimettendosi a lavorare con rinnovato impegno sul materiale che costituisce l’EP in questione edito dalla
Lifeforce.
“Exile” contiene un sette pezzi (comprensivo di due interludi) e continua il discorso di due anni fa senza per questo copiarlo pedissequamente, provando ad arricchirlo e svilupparlo, senza però snaturare o svilire l’anima death/math core dell’affiatato combo friulano.
Il risultato – davvero notevole - è un complesso susseguirsi di riff pesanti e sincopati in cui la componente armonica si amalgama con precisione “ammorbidendone” (termine volutamente virgolettato) la struttura nei momenti in cui c’è bisogno di riprendere fiato.
Il lavoro dietro alla consolle ne esalta le caratteristiche, facendo risaltare l’ottima tecnica di base in possesso della band e dando il giusto spessore ai suoni che risultano corposi ma non impastati.
Ascolto consigliato anche a coloro che non amano particolarmente le declinazioni in “core” – come il sottoscritto – ma che hanno orecchie aperte per apprezzare la qualità che c’è in questo progetto.
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