Nessuno può negare che, col passare del tempo, diventi sempre più difficile proporre qualcosa di “nuovo” o comunque caratterizzante per una band rispetto a un’altra. Da una parte è colpa "nostra" perché se le chitarre non suonano così non ci piacciono, se la batteria non è perfettamente definita ci sembra che manchi di mordente, se la voce non è chirurgica e cristallina pensiamo che il cantante non sia all’altezza. Dall’altra, il livello medio dei musicisti e delle produzioni delle band esordienti è diventato mostruosamente alto complicando ulteriormente il nostro ruolo di (iper)critici. I francesi Nonsense ce la mettono tutta per distinguersi dalla massa di gruppi alternative là fuori: si presentano con un EP (che nei suoi 29 minuti conta comunque 5 brani) e non con un album, danno pochissime informazioni di sé ed esclusivamente tramite la propria pagina Facebook e i loro live, a oggi, si contano sulle punte delle dita. Sufficiente a dire “missione compiuta”? Mah… Questo “On Earth”, un onesto concentrato di musica prog, djent “fracassone” e fusion ha meno motivi di interesse di quanto sperassi. Le parti vocali in particolare, “urlate” e cantate circa in ugual misura, non brillano per originalità, rimandando ora agli Slipknot, ora a esperienze meno mainstream. La proposta è molto omogenea, pure troppo, e dopo svariati ascolti ancora fatico a distinguere una canzone dall’altra e questo inevitabilmente influisce sulla valutazione finale che è, comunque, positiva. Non percepisco nella formazione di Lione quel “quid” che faccia gridare al miracolo, vediamo se saranno in grado di reggere alla prova del tempo. Sarei comunque curioso di riascoltarli alla prossima uscita...