I
Vorna sono finlandesi di Tampere e il loro moniker è ispirato a un personaggio del folklore finlandese.
La musica dei
Vorna è un black metal molto melodico dove suoni di tastiere e chitarre intessono trame musicali intriganti sulle quali si snocciola l’aspro cantato di
Vesa Salovaara che dà un tocco di cattiveria e ruvidezza ai brani esaltando la matrice black più oscura.
Il lato sinfonico orchestrale della band è presente praticamente in quasi tutte le tracce ed è molto piacevole ascoltare la contrapposizione dello screaming black del cantante con la dolcezza della musica del resto della band che, badate bene non è sdolcinata, lenta o mielosa, è vero black metal in perfetto stile finnico, melodico, magari non originalissimo, ma molto ben suonato.
Questa descrizione della musica dei
Vorna è perfettamente il linea con i primi tre brani del disco:
“Harmaudesta”,
“Jälkemme” e
“Itsetön”, poi dalla quarta traccia in poi compaiono delle diversificazioni.
“Sieluni varjossa” ha musicalmente più variazioni di tempo e piccoli break che esaltano uno strumento piuttosto che un altro. In questi contesti la voce mostra un’interpretazione differente adattandosi al mood della singola parte musicale con toni più eterogenei e teatrali.
“Vaipunut” inizia con una cinquantina di secondi di suoni della natura come cinguettii di uccelli e fruscii d’acqua. Poi parte una musica molto soft e … stupore! Il cantante canta in clean vocals, e anche bene tra l’altro, un brano che esce completamente fuori dagli schemi dei precedenti. Sembrerebbe un altro gruppo se non fosse per l’orchestrazione, realizzata anche in questo caso molto bene, a farci rendere conto che i
Vorna sono capaci anche di queste cose.
La traccia seguente
“Yksin” è anch’essa molto dolce e lenta specialmente nella prima parte. Qui spariscono le clean vocals e ritorna paradossalmente l’aspro screaming del cantante. Questo brano anche se lento per buona parte, evidenzia comunque le ottime capacità di orchestrazione della band e l’attitudine alla composizione melodica. Molto bella e ben concepita una porzione del brano eseguita con il violoncello.
Il finale di questo lavoro è affidato alla conclusiva traccia
“Hiljaiset rauniot” che chiude questo album completamente cantato in finlandese. I primi due minuti sono totalmente strumentali, come al solito sono le tastiere ad essere in evidenza, ma è presente anche un bel lavoro al basso che conferisce una certa maestosità a questa traccia finale che con i suoi quasi nove minuti è il brano più lungo del disco.
Tirando le somme direi che
"Ei Valo Minua Seuraa" è da promuovere ad ampi voti sia per la capacità compositiva che per l’attitudine alla melodia della band, l’interpretazione vocale è anch’essa buona e consiglio vivamente l’ascolto del disco a chi piace il black metal molto melodico.
Eliminano qualche secondo iniziale e mettendo su un singolo
“Vaipunut”, non mi meraviglierei se entrasse in qualche classifica se avesse il giusto supporto. Come pure
“Yksin” che potrebbe fare vittime tra gli ascoltatori metal a prescindere dal genere che essi ascoltano.
Personalmente i brani che ho più apprezzato sono
“Jälkemme” e
“Itsetön”, ottimi brani che sicuramente avrebbero il consenso di chi ascolta i
Catamenia o ama le composizioni più melodiche dei
Moonsorrow e in generale di chi ascolta symphonic black a prescindere dal paese di origine della band.
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