Senza ombra di dubbio i finlandesi
Oranssi Pazuzu, già dal nome, costituiscono un unicum nel variopinto panorama del metal estremo.
Il loro stupefacente (in tutti i sensi) miscuglio di rock psichedelico, progressive, black metal ed atmosfere sciamaniche ha davvero pochi paragoni in giro per il globo, cosa, questa, che rende i Nostri sempre degni di attenzione e di supporto certi che, difficilmente, si potrà essere delusi dalla loro musica.
A riprova di quanto detto, i cinque folli di Tampere tornano sul mercato discografico con il nuovissimo
"Värähtelijä", un album assolutamente alienante e dallo schizoide sapore spaziale che lo rende affascinante e perfetto per dimenticare il proprio Io senziente in un allucinante viaggio a base di droghe e corpi celesti.
Rispetto al passato, gli
Oranssi Pazuzu hanno limitato la componente squisitamente black della loro proposta, tendenza che comunque avevano manifestato anche nel disco precedente, concentrandosi, invece, in misura maggiore sul (già ricordato) carattere psichedelico del loro suono, un carattere che, sul nuovo lavoro, viene amplificato da chitarre e tastiere costantemente alle prese con oblique e schizofreniche peripezie come se fossero suonate da Pink Floyd e Voivod strafatti di nere foreste norvegesi e di sostanze chimiche non propriamente legali... il tutto all'insegna di brani lunghi, contorti, disturbanti e sottilmente inquietanti perchè capaci di incutere timore per quell'alone minaccioso che sembrano portarsi dietro.
Alla riuscita dell'album concorre, inoltre, la pazza voce di
Jun-His letteralmente vomitata dal più profondo degli abissi stellari e la innata capacità del gruppo di scrivere pezzi estremi e devastanti senza rifarsi ai tipici clichè del metallo oscuro, ma seguendo solo la propria ispirazione e la propria visione musicale fatta di lunghe e "liquide" divagazioni strumentali e di ritmi mai troppo veloci ma ipnotici e interstellari (date, a titolo di esempio, un attento ascolto alla spettacolare
"Valveavaruus" posta a chiusura del disco e, a mio parere, gemma dell'album).
Insomma gli
Oranssi Pazuzu sono una entità aliena, vorace e spaventosa, che vi condurrà in un buco nero popolato da visioni distorte e perversi stati di allucinazione, proprio come potrebbero fare droghe sintetiche e non ben identificate pozioni misteriose.
Se, dunque, non avrete paura di restare sconvolti dall'inquietante mondo "suonato" dai finlandesi, imparerete presto ad amare la loro musica ed il loro talento così fuori dall'ordinario facendovi guidare passo dopo passo, avanti, verso le stelle.
Quelle più lontane e sconosciute.
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