Aydra - Hyperlogical Non-Sense

Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2004
Durata:36 min.
Etichetta:Risingworks
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. VORTEX OF DESIRE
  2. HYPERLOGICAL NON-SENSE
  3. INSIDE THE INSANE MAN
  4. CREATOR OF INNER COSMOS
  5. MENTAL PATTERN OF RE-BIRTH
  6. MASTER-ENEMY
  7. PULSE (NEVER ENDING OBSESSION)
  8. INSTRUMENTAL (PRELUDETTO)
  9. STROBOS
  10. MIND BLAST
  11. RE-PULSE (PULSE REMIX)

Line up

  • Francesco Olivi: guitars
  • Mauro Pacetti: vocals
  • Alessandro Marcelli: guitars
  • Nicola Raffaeli: drums
  • Andrea Mastromarco: basso

Voto medio utenti

Ho dovuto ascoltare questo CD un numero interminabile di volte, prima di riuscire a "sentire" cosa il nostro quintetto di Ancona, cerca di proporre. E prima che emergano confusioni, mi ha fatto piacere ascoltarlo mille volte !

A primo acchito l'approccio dei nostri predilige un death metal tecnico, mai inesorabile, sempre pulitino, imprevedibile a tratti, ma confuso in altri.

Mi spiego meglio a favore soprattutto degli Aydra. Personalmente adoro l'operato di Evil Chuck e dei suoi vari progetti. "Death" soprattutto sono nel mio cuore a tal punto che non mi sono mai separato dalle lettere che ho scambiato con Chuck nella lontana tarda meta' degli anni 80. Amo inoltre bands come Cynic o Atheist od altre band votate al death metal piu' aggrovigliato.

Il genere e' pericoloso perche' per tanto che ti piaccia, ascoltarlo e suonarlo, e' inevitabile che alcuni brani vadano a suonare strani, contorti e fondamentalmente senza senso. Dove Chuck era fenomenale, era la sua abilita' di scrivere canzoni ed intersecare riffs in modo tale che l'ascolto fosse sempre facile, si' ad alta tensione, ma i suoi riffs ti portavano per mano fino alla fine del brano. E tutto aveva senso.

Mi riferisco soprattutto a brani come "Vortex of Desire", "Inside the Insane Man" e "Strobos". Tecnicamente sono ineccepibili, hanno abbastanza grinta ed il suono e' proporzionato al peso dei brani. I riffs sono taglienti, contorti al punto giusto, ma il messaggio finale ti lascia perplesso. Ad un secondo ascolto il risultato e' lo stesso. E cosivvia.

"Creator of Inner Cosmos" e' tra I brani migiori. C'e' piu' organizzazione nei riffs, negli stacchi, nei passaggi, nei ritorni. Alla fine ti senti soddisfatto perche' il brano pesta e lascia il segno. Ma ti aspetti qualcosa di piu', in fondo ...

"Master-Enemy" e' di nuovo un po' sterile. Sempre un brano ineccepibile per suono e tecnica (e non lo ripeto piu'. Gli Aydra sanno suonare e il loro tecnico del suono ha portato fuori dagli strumenti quello che I ragazzi meritavano) ma il cuore non palpita, perche' non c'e' un cuore che palpita dietro agli strumenti.

E poi finalmente arriva "Pulse...". Vedete che quando il brano e' strutturato meglio, quando e' velatamente piu' prevedibile, quando le emozioni ed il cuore favillano e quando mescolate piu' di una ispirazione con il pre-chorus voivodiano, lo stacchetto maideniano e l'approccio e base solistica piu' Evil Chuck, le cose funzionano ?

A mio modestissimo ed umilissimo parere la strada che dovreste intraprendere e' piu' questa. Dovete essere vicino a quello che I Death facevano ancora di piu'. Avete riffs qualche volta fenomenali, ma purtroppo non bene amalgamati od addirittura non meglio introdotti o proposti.

Un altra piccola pecca e' il fatto che per tanto che il suono vi renda giustizia, ci sono rari momenti dove l'ascoltatore prende la prima cosa che gli capita e la scaglia contro il muro dalla gioia e furore (ehm, come dite ? Non lo avete mai fatto ? Allora non avete mai ascoltato Reign In Blood o Monolith ...).

Mi rispiego meglio, spero. Avete messo insieme un brano come "Mind Blast" che funziona, e' solido, tecnico ma ti coinvolge dall'inizio alla fine. Prima ho menzionato prevedibilita' ... sapete cosa un ascoltatore si aspetterebbe dopo l'inizio con la chitarra accartocciata in quel suono compressissimo? Un apertura al fulmicotone, sullo stesso riff, ma con la batteria che va ta-ta-ta-ta-ta ed un bel grasso chitarrone, tipo un attacco alla Behemoth !

Difficile rendere chiaro quello che ho nella testa con le parole (dovreste vedere che gesti che sto facendo ! Redazione di EUTK ... che' si possono fare recensioni tramite video ??? Prometto che non mostrero' salumi e cotecchie a nessuno ...). Magari nella vostra logica attaccare con un mid-tempo, spiazza l'orecchio e ti mette il sorriso, ma lo avete fatto per tutto il corso del CD. Non e' piu' imprevedibile.

La title track e "Mental Pattern of Re-Birth" partono e seguono un discorso tipicamente "Death". Purtroppo, ancora una volta, per tanto che la testa un po' si scuota, c'e' una sensazione di vuoto quando I brani finiscono.

Una breve strumentale ad una versione techno di "Pulse..." completano il CD ma non ne aumentano o diminuiscono il valore.

Ora, cercando di tirare le fila di un discorso che sembra confuso, ma dopo che avete ascoltato il disco questo e' lo stato mentale in cui Aydra vi lascia: demente ...

Dopo vari ascolti del prodotto ho scoperto cosa manca: impatto. Impatto non sonoro (ho detto che non lo ripeto piu'), ma impatto di riff, di stacco, di assolo. Un po' piu' di cattiveria e meno civetteria sonora vi gioverebbero.

Se non ci siamo ancora capiti e se posso, per concludere, riassumere, a me gli Aydra piacciono un sacco. Hanno tutti gli ingredienti per maturare in una splendida band nostrana con molte prospettive. Il processo di maturazione dovrebbe avvenire in fase di costruzione dei brani. Aggressivita' e strutture leggermente piu' prevedibili, completerebbero un bagaglio tecnico gia' pregevole ed invidiabile.

Quelli che mi conoscono sanno che parlo sempre con il cuore in mano e carissimi Aydra, ho cercato di essere piu' innocente ed appassionato di sempre, perche' secondo me avete messo insieme un ottimo prodotto, ma avete delle migliorie da mettere in moto se volete passare ad un livello piu' professionale che vi compete e vi e' dovuto senza ombra di dubbio.

Per I cari e poveri ascoltatori o lettori di EUTK, non fate l'errore di perdervi nel turbine di non-senso della mia recensione, ma mettete insieme gli Euro, visitate il sito degli Aydra e fatevi un bel regalo, compratevi questo CD.
Recensione a cura di Max 'Cotecum' Cottica

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