Inizialmente nati come
Deathless (senza la ‘Legacy’, apposta posteriormente per problemi di copyright), questa strana e interessantissima band nasce nel 2006 come tribute ai Death SS, per poi intraprendere molto presto un sentiero del tutto personale. Forti di un immaginario horror presentissimo sia nei testi che nella presentazione visiva (a proposito, andate su youtube a vedere di cosa sono capaci!), la band ruota attorno ad atmosfere maligne, che condiscono un heavy potente e mai statico. Su tutto svetta la voce multiforme e davvero bella di
Steva, che riesce ad interpretare i pezzi, non solo a cantarli, donando ad ognuno un plus che non può essere ignorato nell’equazione della band.
Il 2014 segna qualche cambio di line-up, tra cui l’ingresso dietro le tastiere di quell’
Alex van den Eden che non è altri che Alessio Lucatti, già con Vision Divine, Etherna e molti altri. Il suono si arricchisce ancor di più, donandoci, in questo inizio di 2016, un album davvero piacevolissimo, horror metal allo stato puro.
“
The Gathering”, dopo l’omonima intro, sciorina quattro pezzi uno più bello dell’altro, carichi, mai ripetitivi, sorretti da una base ritmica potente e riffosa il giusto; sono le tastiere e le voci a farla da padrone, come ad esempio nella bellissima “
Phantom Manor”. L’alchimia funziona anche quando i brandi rallentano di poco, assestandosi su mid-tempos disturbanti come “
Wolfgirl” o l’inquietante “
Tiamat”. Ma la potenza in questo album non manca: “
The Dove has Died” ha una botta e un arrangiamento deliziosi, la conclusiva “
Skeleton Swing” vi trasporterà in una pellicola di Romero… Molto cinematografico, artwork e make-up curati alla perfezione, i Deathless Legacy meritano eccome. Dategli un ascolto, finalmente qualcosa di nuovo nel nostrano panorama metal, a volte fin troppo stantio. Spassosamente terrorizzanti!
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