Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2005
Durata:47 min.
Etichetta:Majestic Rock
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. TOO FAR TOO SOON
  2. CONQUEST OF THE SKIES
  3. TURN TO STONE
  4. GETTING FASTER
  5. BURIED ALIVE
  6. LADY KILLER
  7. RIPPERS DELIGHT
  8. CAN'T GET AWAY
  9. LADY KILLER (LIVE)
  10. RIPPERS DELIGHT (LIVE)
  11. TOO FAR TOO SOON (LIVE)
  12. CAN'T GET AWAY (LIVE)

Line up

  • Steve Grimmet: vocals
  • Lance Perkins: guitars
  • Nick Beard: bass
  • Eddy Smith: drums

Voto medio utenti

La NWOBHM è per me un periodo storico, un qualcosa di cui ho appreso da libri e riviste, dai racconti di chi allora c'era, dalle numerose testimonianze discografiche che ho avuto modo di ascoltare, è un qualcosa, insomma, che non ho mai avuto il piacere di osservare in azione. Quando mi sono avvicinato per la prima volta al mondo dell'heavy metal, questo era già fortemente in difficoltà, incalzato dai colpi del grunge, e di quel lontano periodo di 10-15 anni prima si parlava come di una mitica età
dell'oro... adesso i tempi sono cambiati, il nostro genere preferito si è ampiamente ripreso ciò che è sempre stato suo, il grunge è morto e sepolto assieme a tutti gli effimeri trends degli ultimi anni (chi ha detto nu metal), e noi siamo ancora qui a parlare di New Way of British Heavy Metal come se davvero nulla fosse mutato: vi dice qualcosa tutto ciò?
Il disco in questione altro non è che una raccolta di demos, editi ed inediti, di una delle numerose bands che circolavano nell'Inghilterra di allora, e che non ha mai avuto la fortuna di guadagnarsi un contratto discografico. Ci sono ampiamente riusciti però i suoi membri fondatori: nei Medusa militavano infatti Lance Perkins ed Eddie Smith, rispettivamente chitarrista e
batterista dei Wrathchild, e il singer Steve Grimmet, futuro leader di bands storiche come Grim Reaper, Onslaught e Lionsheart. A distanza di circa 25 anni da quei giorni gloriosi, è proprio quest'ultimo che ha deciso di rendere finalmente disponibili a tutti le tracce che il gruppo ha registrato nei suoi tre anni scarsi di esistenza, prima che ognuno andasse per la sua
strada e fondasse le bands che li hanno poi resi celebri. Come ci avverte lo stesso Steve nelle curatissime note di copertina, "Clash of the Titans" non è altro che una raccolta di incisioni demo, e come tale va presa. Le otto
tracce che lo compongono sono infatti di qualità più che amatoriale (ah, i vecchi registratori a otto piste di un tempo!), e nonostante tutti gli sforzi impiegati nella masterizzazione, questo si sente eccome!
Ciononostante, l'ascolto ci rivela una band già abbastanza matura, fortemente influenzata dai Judas Priest (che allora andavano ovviamente per la maggiore), ma anche capace di comporre cose decisamente personali, con un sapiente uso delle melodie (valga per tutti la lunga ed emozionante ballad
"Conquest of the skies"). Il suono è ancora molto acerbo, ma si avvertono qua e là echi di quanto di buono questi ragazzi avrebbero potuto combinare
se fossero rimasti insieme (e quello che di fatto hanno combinato nelle loro successive creature, seppure all'interno di generi e correnti diverse). E' strano ascoltare pezzi come "Lady Killer" o "Turn to Stone", e scoprirci affinità con gli Iron Maiden di Paul Di' Anno, che proprio in quel periodo registravano "The Soundhouse Tapes", ma d'altronde quelli erano i tempi e così si suonava!
Arricchiscono la raccolta quattro registrazioni dal vivo
di brani già presenti in versione studio: purtroppo qui la qualità sonora è ancora più bassa, quasi al limite dell'ascoltabile, ma si ha comunque modo di apprezzare l'energia di questa formazione giovane ed entusiasta, che pareva davvero voler spaccare il mondo con la propria musica. Curato anche l'artwork, che presenta all'interno delle note di copertina davvero ben scritte da John Tucker, e che presenta anche la riproposizione dell'articolo che Kerrang! dedicò alla band in occasione dell'uscita del suo primo demo. Se avete vissuto la NWOBHM non potete prescindere da "Clash of the Titans", se, come il sottoscritto, siete troppo giovani, e volete scoprire da dove viene l'Heavy Metal, questo prodotto può fare per voi!
Recensione a cura di Luca Franceschini

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