Fa sempre piacere constatare che la scena “siderurgica” italiana è attiva e florida. I veneziani
Awake The Sun (di fatto un “supergruppo” formato da membri di Ensoph, Alkemic Generator, Cube e Owl Of Minerva) propongono un sound che accosterei, senza troppi ripensamenti, al progressive metal meno tradizionale, ricco di sfumature “intriganti” che vanno dal dark/doom all’ambient. Le tracce proposte nei 45 minuti di
“The Barren Sleep” sono onesti esperimenti alla ricerca di un sound personale, non facile e caratterizzante, che ha nell’utilizzo intelligente (e non nell’abuso) delle tastiere il principale motivo di interesse. Le timbriche sintetiche individuate dalla coppia
Marzola/Castellani sono capaci di dipingere atmosfere sì depresse ma comunque “calde”, che ben si sposano con i riff chirurgici e le ritmiche più serrate (e leggermente meno originali, aggiungo) partorite dai membri del combo. La voce di
Nicola Mel è affascinante, anche se a mio avviso il lavoro sulle melodie sarà il principale aspetto su cui concentrarsi nelle prossime uscite (assieme a quello della produzione che, in questo caso, non sempre valorizza appieno le composizioni). Fatico a individuare gli highlight dell’album, data la complessiva omogeneità della proposta, ma credo che
“Redemption” sia una buona sintesi di tutto quanto scritto finora, sette minuti pregni di “ATS-sound” che non lasciano indifferenti. Un inizio con il piede giusto, che fa ben sperare per il futuro di questa band.
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