Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2005
Durata:60 min.
Etichetta:ProCon Media

Tracklist

  1. TORN FROM WITHIN (AWAKENING)
  2. TO ROAM THE ENDLESS PLAINS
  3. PERCEPTION
  4. PATH OF MINDWALKER
  5. VOYAGE
  6. FIRE CHANNELS
  7. MOVEMENT FOR PRACTISING THE WAY
  8. THE ROARING VOICE OF THE GOD OF DEATH
  9. OF TIME AND ITS ABSENCE
  10. TEN OFFERINGS TO MAHAKALA
  11. GOLDEN LIBATION
  12. ABSOLUTE
  13. THE UNNCLENCHING OF FISTS

Line up

  • Bruno Fernandes: vocals
  • Paulo Vieira: guitars
  • Rolando Barros: session drums
  • Helder Malicia: bass
  • Gustavo Vieira: synths
  • Nuno Gervàsio: session lead guitar

Voto medio utenti

La classificazione di questo album non è semplice come sembra: black metal, certo, ma con un mix di influenze celtiche, sonorità orientali e reminescenze death-trash. "The Unclenching Of Fists" è il terzo album di questa band lusitana in attività dal 1995, capace nella ricerca di un sound estremamente originale e di un songwriting dai risvolti filosofici. Stiamo infatti parlando di un concept basato sul Buddismo Tantrico relativo al "Libro Tibetano dei Morti". Ne scaturisce quindi un sound molto maturo ma di difficile comprensione, che sicuramente richiede diversi ascolti prima di poter essere apprezzato pienamente, ma alla lunga darà soddisfazione. Infatti a differenza di tanti album easy-listening che rischiano di diventare presto noiosi l'ascoltatore, in "The Unclenching Of Fists" scopre qualcosa di nuovo ad ogni ascolto: fattore determinante per motivare l'ascoltatore a successivi e più approfonditi ascolti.
Già dalla orientaleggiante "Torn From Within (Awakening)" si può intuire la particolarità della proposta dei The First Born: tastiere e flauti che pennellano angoscianti melodie, chitarre sempre heavy e graffianti, un cantato che alterna clean vocals nelle parti più evocative e screaming nelle parti più veloci e cattive. Proprio queste ultime parti sono in perfetto stile black-trash e dotate della giusta potenza e velocità. A tutto ciò va unito un drumming caotico e potente. La produzione non sembra proprio delle migliori: il suono risulta un po' sporco e "grattato", ma mi viene da pensare che sia stato proprio voluto. Effettivamente non riesco ad immaginarmi questo tipo sonorità con una super-produzione.
Altra particolarità di questo album sta nei numerosi cori buddisti sacro-religiosi: davvero azzeccati e perfettamente in sintonia con il sound di "The Unclenching Of Fists". I The First Born hanno in se la spiritualità dei Moonspell, la vena orientale degli Orphaned Land e la follia dei Celtic Frost di "Into The Pndemonium".
"The Unclenching Of Fists" è un album affascinante munito della giusta originalità e di un'ottima creatività, e le stupende "To Roam The Endless Plains" e "The Roaring Voice Of The God Of Death" ne sono il dovuto manifesto. Comunicativi e iconografici, i The First Born potranno sicuramente catturare l'interesse dei più open-minded e di coloro che cercano qualcosa di diverso da ciò che propone in questo momento la scena musicale black metal.
Recensione a cura di Emanuele Goffo

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