Generalmente i canadesi hanno questa capacità innata di creare un ponte ideale tra Europa e America. I
Sierra (sì, come il vecchio modello della Ford) mescolano sapientemente generi di provenienza eterogenea come il prog, lo stoner, la psichedelia e l’hard-rock più ruvido in un caleidoscopio di influenze che vanno, paradossalmente, dagli Iron Butterfly ai Genesis. I 23 minuti di
“72”, il cui concept è legato a un omicidio avvenuto nella terra natale della band, hanno profonde (ed esclusive) radici nel sound dei Seventies, ma a differenza di nomi più altisonanti (penso ai Wolfmother, non irritatevi) la formazione non si accontenta di “scopiazzare” i grandi riff del passato apportando qualche minima modifica. Qui l’elaborazione è intelligente, matura e strutturata, tanto che la suite nella sua interezza scorre molto piacevolmente. Anzi, verrebbe voglia di ascoltarne ancora, e qui casca l’asino! Non ho ben capito la scelta di inserire un’unica canzone in questo EP, mi sembra uno “spreco” considerando anche il fatto che la copertina (ad opera del non meglio identificato
Felideus) è a dir poco meravigliosa. Produzione inattaccabile e coerente chiudono il cerchio su questo lavoro davvero intrigante ma interlocutorio, che lascia un po’ di amaro in bocca a causa dell’esigua durata. Il voto è di incoraggiamento, vedremo se le speranze sono ben riposte…
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?