Band di Firenze, fronteggiata dalla doomstress
Virginia Monti, gli
Psychedelic Witchcraft propongono un rock oscuro che affonda le proprie radici nei primi anni ’70. Oltre agli immancabili Black Sabbath, scorgiamo echi di Black Widow, Coven, Sir Lord Baltimore ed anche dell’immaginario proto-doom nazionale.
Le canzoni possiedono una buona eleganza ossianica, molto vintage; a tratti ricordano i Blues Pills, grazie ai toni stregoneschi e conturbanti della vocalist corvina. Rock sabbatici dalle vibrazioni acide, come
“A creature” e
“The night”, ci riportano ai seventies e a quel sinistro impasto di ritmiche e melodia dall’atmosfera affascinante. Altri episodi, vedi
“Demon liar”, hanno un tiro più roccioso e diretto e questo garantisce la varietà necessaria ad un buon ascolto.
Un lavoro che pone basi interessanti per il futuro, da avere se vi piacciono formazioni come Blood Ceremony o Witch Mountain.
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