Band tedesca, i
The New Black propongono un heavy rock potente, quadrato e muscolare, con influenze moderne sul genere Alterbridge / Shinedown.
Tiro roccioso, mid-tempo bombastici, buona attenzione agli aspetti melodici, come notiamo nell’energica coppia iniziale “
Long time coming” e “
Blockbuster life”. Con “
Send in the clowns” entriamo invece nel regno delle ballate moderniste dal taglio radio-oriented, alla Nickelback per intenderci, dove le schitarrate si alternano a momenti più orecchiabili. La cadenzata “
Buddha belly” ha un retrogusto americano, così come “
A pill named ting” e “
Better” che sono brani semplici e immediati dal taglio spiccatamente metallico.
Tutte le canzoni si aggirano sui tre minuti e risultano chiare e regolari, ma nessuna lascia davvero il segno.
Nessun difetto evidente, ma neppure pregi particolari. Album che si ascolta senza difficoltà, ma che rischia di essere dimenticato in fretta.
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