Francamente questa raccolta autocelebrativa dei Massemord non mi ha fatto una buona impressione... è facile dire che sei in giro da ben dodici anni, quando l'ultimo demo prima del debutto targato 2003 risale addirittura a due lustri prima! Va bene che il black metal ha dato il meglio di sé a metà degli anni '90 (a livello sia musicale che extra), ma il tentativo di far passare a tutti i costi la linea del "io c'ero" sta diventando un tantino patetico.
Detto questo, andiamo ad ascoltare cosa LHWarmachine ha deciso di includere in questa raccolta. Si parte con "Myers' Revenge", uno dei pezzi più deboli e forse più rappresentativo dello stile Massemord: chitarre pesanti in primo piano, accompagnate da una batteria meccanica e da catarrose vocals. Una specie di Nattefrost modello sangue e vomito che si prende più sul serio, potremmo dire. Si continua con la similare "The Majesty Of The North", fortunatamente sorretta da qualche melodia un pò più attraente, prima di scendere nel banale con "Last Day Of Snow" e la manowariana "Hell" al grido di: 'The true metal warriors of hell'. Gosh!
Come nella tradizione degli ultimi lavori di questa band italo/norvegese, i pezzi sono tutti piuttosto eterogenei, e non capita raramente di passare attraverso episodi completamente diversi sia come stile che come qualità. Pesantissima "Burning Souls", più malinconica e sognante "Den Svarte Skogen". Mancano ancora un pò di pezzi (per la verità non entusiasmanti), ma in realtà quello che stiamo tutti aspettando è la grandissima "Eternal War", qui proposta in versione live. Probabilmente la canzone con i più bei riff mai composti da LHWarmachine, che si conferma piuttosto carismatico anche sul palco. Chiudono la raccolta due brani elettronici, costruiti su ritmiche quasi danzerecce, che non so proprio dire da dove siano usciti! I Massemord hanno promesso un prossimo album come ai tempi di "Skogen Kaller", ma sinceramente, tra death metal, folk ed musica elettronica, non so più cosa pensare.