Sconosciuti al sottoscritto, questi
Druknroll al loro quarto full length sono stati una piacevole sorpresa. D'altronde uno degli aspetti positivi della nostra musica è proprio quella di scoprire nuovi gruppi nel dedalo di generi e sottogeneri del Metal, e la band russa e' proprio una di quelle la cui classificazione è difficile. Batteria velocissima, stop and go, inserti acustici e talvolta sinfonici, ampio uso di tastiere su un riffama feroce, vocals quasi growl e filtrate (peccato che cantino in russo, non si capisce nulla !), un gusto fortissimo per la melodia stemperata da un muro di suono imponente sorretto dal grande lavoro delle chitarre che alternano riff metal con outro puliti, ed una produzione potente e chiara. Il disco necessita di vari ascolti per essere pienamente apprezzato ma li vale tutti, i pezzi scorrono veloci e per quanto mi riguarda sono tutti di buon livello. Segnalarne alcuni vorrebbe dire sottovalutarne altri, per cui il consiglio che vi do, vista la bontà dell'intero lavoro, è quello di ascoltare questo "
In The Game" tutto d'un fiato e poi meditare sul perché gruppi come i Druknroll sono linfa vitale per la nostra musica.
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