Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2006
Durata:52 min.
Etichetta:Majestic Rock
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DON'T TRUST THE PREACHER
  2. MINDCREEPER
  3. HOT METAL
  4. RESCUE MY SOUL
  5. OVER AND OVER AGAIN
  6. KNOCKING ON THE GATES OF HELL
  7. IRON HAWK
  8. ATHENIAN GLORY
  9. GUIDING STAR
  10. WHERE ANGELS FEAR TO TREAD

Line up

  • Paul Taylor: vocals
  • Phil Denton: guitars
  • Norman Gordon: guitars
  • Kevin Dobbs: bass
  • Nigel Dobbs: drums

Voto medio utenti

Ai "loro" tempi gli Elixir avevano esordito con "Son Of Odin" (1986), dove era evidente come le loro radici affondassero nella NWOBHM. L'album successivo "Lethal Potion" (del 1990) portava maggior lustro alla band londinese, e forse non tanto per le canzoni quanto per la presenza in formazione di Clive Burr, ex drummer degli Iron Maiden. Da allora per gli Elixir è passato un decennio in silenzio, dato che per la successiva realizzazione si è dovuto aspettare sino al 2003, quando, rimessa in piedi la formazione originale (che hanno poi mantenuto sino ad oggi), hanno dato alle stampe "The Idol" e la mossa immediatamente successiva è stata poi la ripubblicazione del già citato "Lethal Potion", per l’occasione riproposto nel mixaggio originale, con la tracklist ampliata, un nuovo artwork ed il titolo modificato in "Sovereign Remedy".
A questo punto non ci sarebbe stato male un bel live, giusto per ricapitolare la carriera degli Elixir, ecco così il momento di "Elixir Live" (2005), che prepara la strada a "Mindcreeper", il loro nuovissimo album in studio. In realtà è anche il primo lavoro a presentare delle nuove composizioni nel periodo post reunion, dato che su "The Idol" avevano trovato spazio brani risalenti al passato del gruppo e rimasti sino a quel momento inediti.
Ad ogni modo "Mindcreeper" non ci introduce a chissà quali sorprese e novità, ma contiene una decina di canzoni fortemente legate alle sonorità tipiche della NWOBHM, anche per la produzione e la loro resa sonora. Probabilmente una scelta più coraggiosa, e magari dispendiosa (bisogna tenere conto che la band ha dovuto fare tutto da sola), avrebbe dato maggior impatto a canzoni dal taglio epico come "Athenian Glory", la melodrammatica ed arrembante "Rescue My Soul" o anche alla delicata "Guiding Star" che riporta (liricamente) gli Elixir nelle lande di Odino. Poco male, visto che gli Elixir con questi ed altri brani, quali ad esempio la ritmata titletack, la chitarristica "Hot Metal" o la rockeggiante "Knocking on the Gates of Hell" non avranno difficoltà nel destare l'interesse (e la nostalgia) degli appassionati di questo genere di sonorità.
Un buon disco che tuttavia manca, come era già capitato in passato agli Elixir, del colpo del KO.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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