Gruppo francese alle seconde armi, che, in Neo Metal, produce esuberanza strumentalmente. Il troppo é reso birifrangente come una spada di Damocle.
Avete presente "le pedalate" in discesa?
Dove il professionista trae appoggi aerei, traiettorie e armonie gravitative, il profano, mosso da adrenaline e paure, slanci e spontaneità, sottrae ai pedali alcune funzionalità essenziali, consegnando l'uman* alla balia.
Qui é lo stesso.
Ci sono potenti forze e strambi equilibri. Gioghi strampalati tra mestiere e
ingenuo incanto.
Da dentro si vedono eccessi prestabiliti di stravaganza fanciullesca. E si contano insistenze sistematiche sul versante tecnico, legato alla sapienza fattiva.
E, che, manca un controllo sociale (...) di categoria!
E,che, spesso i talenti vengono erosi dalle attitudini e dalle necessità di dirsi nuovi. (A cosa poi?)
Neo Metal é sia schietto che ridondante, sia bello che brutto.
Porta canzoni riuscitissime accanto ad obbrobri. Smuove e scomoda
atmosfere ram-zetiane. Pretende di scolpire con un'ascia un cuore dal "core"
gesti-colando come un macellaio con il "morbo di MJ Fox".
Lascio a Voi le memorie postume.
A me resta il sapore Dead Can Dance di Sekhet Aaru e qualche amminiastrazione elettronica che rasa i The Provenance degli esordi.
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