Copertina 8

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2016
Durata:53 min.
Etichetta:Pure Steel Records

Tracklist

  1. NOT GUILTY
  2. NINTH MONTHS
  3. COMPLICATED
  4. LOST MY MIND
  5. DARK DAYS
  6. SECOND SIGHT
  7. TORMENTED
  8. FALLEN ANGEL
  9. TOY STORY
  10. PRODIGAL SON
  11. TANK

Line up

  • Simon Saxby: vocals
  • Paul Macnamara: guitars
  • Paul Mendham: drums
  • Mark Allison: guitars
  • Adrian Jenkinson: bass

Voto medio utenti

I Salem riescono finalmente ad avere quella continuità che gli era mancata negli eighties, realizzando il loro secondo album, "Dark Days", che segue a tre anni di distanza l'esordio sulla lunga distanza, "Forgotten Dreams", con la formazione inglese che è riuscita a garantire la stesso equilibrio anche a livello qualitativo del loro Heavy & Hard Rock "primordiale".

Infatti, le loro canzoni si susseguono lungo sonorità che alternano e incrociano la N.W.O.B.H.M. a soluzioni più tipicamente Hard Rock, tra Saxon, Def Leppard e Praying Mantis, Diamond Head e perchè no anche Rainbow, il tutto sempre con ottimi risultati soprattutto grazie a un tocco melodico ben centrato e mai invadente, con la bella voce di Simon Saxby in grande evidenza, con la sua timbrica un po' Biff Byford e un po' Klaus Meine, ma pure le chitarre di Paul Macnamara e Mark Allison in grado di lasciare il segno, come già avviene nell'ammicante e opener a titolo "Not Guilty" e nella seguente "Ninth Months", dove inizialmente sono proprio i due chitarristi a tenere la scena, prima di dividerla con il resto del gruppo, in un brano articolato e ambizioso che, al pari di "Prodigal Son", si segnala come uno dei pezzi forti di questi "Giorni Oscuri".
Dopo tanta grazia, un filotto di pezzi come "Complicated", "Lost My Mind" o la stessa ruvida titletrack che, per quanto dotati di maggior velocità e forza d'impatto, scorrono via senza particolari scossoni, ma pur sempre rappresentativi delle qualità dei Salem, le stesse che poi esplodono letteralmente in occasione della pulsante "Fallen Angel" o nella affabilità AOR di "Toy Story". Zoppica invece un po' "Second Sight", insipida soprattutto a livello corale nel suo tocco Easy Rock, mentre di tutt'altra pasta si rivelano la quadrata e tormentata "Tormented" o la conclusiva "Tank", un gioiellino Hard Rock blueseggiante, vintage e sanguigno, impreziosito dalla collaborazione con il chitarrista Manny Charlton, ex Nazareth (ne fu no dei fondatori nel lontano 1968) e ancora oggi in azione con diversi altri progetti.

Ben al di sopra della media: i Salem non sono tornati giusto per far numero.



I was born to review
Hear me while I write... none shall hear a lie
Report and interview are taken by the will
By divine right hail and write
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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