Dopo ben 7 anni di attesa ecco il nuovo, attesissimo, lavoro in studio della leggenda del Black Metal svedese Dark Funeral. Con i Marduk, Emperor e Darkthrone rappresentano l’ala più estrema e commercialmente piu’ vincente della fiamma nera scandinava, con vendite di tutto rispetto per il genere di nicchia che rappresentano. Per nostra fortuna tutto questo non si è mai tradotto, nemmeno in questo ultimo “Where Shodows Forever Reign”, in lavori commerciali o easy listening al contrario il sesto full length ci presenta una band in ottima forma, feroce e violenta come l’avevamo lasciata nel 2009 con “Angelus Exuro Pro Eternus” anche se con qualche apertura melodica in piu’ ( l’opener “Unchain My Soul”, le cadenzate “As I Ascend”, “Temple Of Ahriman”) in un contesto generale che ricalca i trademark del gruppo. Velocità, liriche blasfeme ed atteggiamento iconoclasta, blast beat furiosi, accelerazioni, un muro di suono compatto e vocals disperate con qualche inserto growl sono i tratti salienti dell’album prodotto dal guru Daniel Bergstrand ( Dimmu Borgir, Behemoth, In Flames ).
Insomma gli ingredienti di un classico album dei Dark Funeral ci sono tutti, addirittura troviamo una matrice marcatamente metal in tracce quali “To Carve Another Wound”, alla quale si contrappongono le velocissime “As One We Shall Conquer” , “Beast Above Man”, che inizia piano per poi scatenarsi o ancora “ The Eternal Eclipse” e “ Nail Them To the Cross” lenta all’inizio per poi diventare l’ennesimo proiettile impazzito.
Il lavoro si chiude con la truce titletrack, cinque minuti e trenta di furia e cambi di tempo sorretti dall’ottimo riffama di Lord Ahriman, che è la costante di tutto il lavoro. Il Funerale Oscuro è servito....
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