Copertina 7

Info

Anno di uscita:2005
Durata:44 min.
Etichetta:Autoprodotto

Tracklist

  1. THE HALL
  2. HAVE YOU EVER DANCED...?
  3. LIAN
  4. WAVES
  5. HEARSE
  6. LA MIGLIOR PORTA
  7. MOTHER
  8. SPLEEN

Line up

  • Paolo Giacci: vocals, guitars
  • Marco D'Alessio: guitars, keyboards
  • Francesco Giacci: bass
  • Simone Napolione: drums
  • Sandro Paciocco: keyboards, piano

Voto medio utenti

Questa giovane band di Chieti il dark-rock ce l'ha proprio nel sangue... litrate di Cure, Depeche Mode, Joy Division e anche Sisters Of Mercy scorrono nelle vene di questi cinque musicisti, tecnicamente molto ben dotati ma soprattutto con le idee chiarissime riguardo alla direzione della propria musica. Delicata, raffinata, curata: l'opera degli Spleen Caress vuole essere quasi un appiglio nello scarso e tormentato panorama musicale odierno. Come ottenere questo risultato? Con una proposta che sia allo stesso tempo fresca ed interessante, miscelando gli stilemi dei mostri sacri del genere, con qualche sperimentazione a base di elettronica, molta elettronica. Ma in realtà è la parte più classica a colpire positivamente: con quelle melodie semplici, spesso un pò nervose, sovrapposte ad arrangiamenti ricercati e a linee vocali piuttosto stralunate. La presenza di due fratelli come mente della band è sentita e quasi 'prepotente': basti notare l'esuberanza del basso nei primi pezzi e le notevoli sperimentazioni applicate alle partiture vocali. Ma non è tutto qui: la band lascia scorrere la propria musica in maniera strumentale per la maggior parte del tempo, tanto che spesso si rinuncia ad aspettare l'ingresso della voce e si lascia semplicemente fluire la composizione. Proprio in questo aspetto rilevo forse l'unico difetto degli Spleen Caress: una certa prolissità di fondo in alcune sezioni, che non aggiunge nulla a quanto detto in precedenza e, anzi, fa calare drasticamente l'attenzione nell'ascoltatore. Altri piccoli difettucci sono da trovare proprio in quella voce, che a tratti si lascia andare su tonalità basse e calde che sembrano un pò troppo forzate. Ma si va quasi a cercare il pelo nell'uovo, in una musica che ha solo bisogno di trovare una maggiore identità per esplodere in tutta la sua bellezza. Consiglio "Spleen Caress" ai nostalgici di quell'epoca, ma anche a chi ricerca uno stile raffinato ed elegante di comporre canzoni.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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