Copertina 7

Info

Anno di uscita:2005
Durata:40 min.
Etichetta:Scarlet
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. I SEE YOU PART 1
  2. REGRESSION
  3. FREEDOM 2003
  4. SMILING
  5. WAITING
  6. BAD SENSATION
  7. DEAD BUT ALIVE
  8. AFTERLIFE
  9. IF YOU COULD
  10. I SEE YOU PART 2

Line up

  • Michael: vocals
  • Claus: vocals
  • Skafte: guitars, bass, synth
  • Brylle: drums

Voto medio utenti

Gli SmaXone arrivano dalla Danimarca e sono la band del singer degli Mnemic, Michael Bogballe. Il genere da loro proposto tende a mixare qualsiasi tipo di cosa...dagli heavy metal riffs di chitarra, a parti di synth moderne, a ritornelli pop. Sicuramente il loro sound è molto personale..o quantomento particolare. Le songs sono interessanti, orecchiabili anche se in alcuni punti, forse un pò troppo "strane" e "fuori dagli schemi" (anche se questo potrebbe benissimo essere uno dei punti di forza degli SmaXone). Grazie alla voce pulita di Claus, la band riesce ad avvicinarsi spesso a formazioni ben più note come Linkin Park o simili, anche grazie a parti che potrebbero benissimo far parte di pop ballad (delle più commerciali e melense!) La parte più dura si avvicina invece molto al metal moderno di Soilwork, Mnemic e a tratti al metal più tecnico e progressivo. Se da un lato la band potrebbe uscire dalla massa per la propria particolarità, il fatto di mischiare così tanti generi diversi, potrebbe essere un'arma a doppio taglio per gli SmaXone che in questo modo potrebbero fare una certa fatica a convincere tutti o comunque a piacere sia alla branca dei fan del metal che a quella dei fan del sound più commerciale e "trendy". Per fare un esempio "Smiling" sarebbe stata una bellissima pop song..e non ho trovato molto convincente il fatto di inserire parti metal e prog. Invece "Waiting" è già più omogenea: a riff in puro Pantera-style, si alterna un ritornello bellissimo, che non sfigura assolutamente nel contesto...davvero una bella song! In definitiva, se amate questo tipo di band e non avete problemi a "tuffarvi" in un genere schizzato e fatto di tanti piccoli tasselli diversi, allora potreste apprezzare "Regression". Se invece non sopportate gli ibridi, allora lasciate perdere. In ogni caso un ascolto se lo merita!
Recensione a cura di Davide 'Damnagoras' Moras

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