Copertina 8

Info

Genere:Guitar Hero
Anno di uscita:2016
Durata:49 min.
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. SCHERZO (L. V. BEETHOVEN)
  2. NIGHT ON BALD MOUNTAIN (M. MUSSORGSKY)
  3. JE CROIS ENTENDRE ENCORE (G. BIZET)
  4. DOUBLE CELLO CONCERTO IN G MINOR (A. VIVALDI)
  5. ADAGIO (T. ALBINONI)
  6. SYMPHONY NO. 40 (W. A. MOZART )
  7. SWAN LAKE (P. TCHAIKOVSKY)
  8. MADAME BUTTERFLY (G. PUCCINI)
  9. PATHÉTIQUE (L. V. BEETHOVEN)
  10. MEDITATION (J. MASSENET)
  11. AIR ON THE G STRING (J. S. BACH)

Line up

  • Wolf Hoffmann: guitars
  • Jason Bowld: drums
  • Pat Mc Donald: drums
  • Peter Baltes: bass
  • Matthias Rethmann: bass
  • John Billings: bass
  • Melo Mafali: keyboards
  • Czech National Symphony Orchestra: strings

Voto medio utenti

Con gli Accept, soprattutto sulle assi del palco, Wolf Hoffmann ha dato prova di essere un chitarrista imperioso, affilato e dal grande carisma, senza mai mancare di lasciar trasparire il suo marcato senso per la melodia e la passione per la musica classica. Infatti, quasi venti anni fa, aveva realizzato il suo primo (e finora unico) album solista, "Classical" (1997), dove reinterpretava una decina di temi classici (più una "Western Sky" composta da Hoffmann), ma i rimandi ai compositori classici non sono mancati nemmeno all'interno della discografia degli stessi Accept, in maniera più o meno esplicita, con quelli più eclatanti rappresentati da "Metal Heart" dove ritroviamo ben due temi, quali la "Slavonic March" di Tchaikovsky e la celeberrima "Für Elise" di Beethoven, o in tempi più recenti da "Final Journey", dove per l'assolo viene ripreso "Il Mattino" di Edvard Grieg.
Di questi tre famosi autori, solo il compositore e pianista norvegese non viene omaggiato su "Headbangers Symphony", così si parte subito con Ludwig van Beethoven e il "Secondo Movimento" della sua "Nona Sinfonia". Non meno famosa è la successiva "Notte Sul Monte Calvo" di Mussorgsky, ma come non riconoscere poi lo "Adagio" di Albinoni oppure Mozart nella sua immortale "Sinfonia n. 40" o la "Aria sulla Quarta Corda - Suite per orchestra n. 3" di Bach e tanto meno "Il Lago dei Cigni" di Tchaikovsky? Beh... proprio quest'ultima si rivela come una delle interpretazioni più riuscite: potente, epica e magica, con la chitarra di Hoffmann che seduce l'ascoltatore.
Ma il disco non si riduce a una sbrodolata continua di note che si rincorrono, assoli di chitarra, archi di sottofondo e il tutto senza animo. Questo - e altro - ce lo mettono Hoffmann e i musicisti che lo accompagnano, trai quali ritroviamo anche il bassista storico degli Accept, Peter Baltes il quale, peraltro, aveva già preso parte alle registrazioni di "Classical". E non va nemmeno sottovalutata la collaborazione con il pianista e compositore italiano (trapiantato in Germania) Melo Mafali, che aveva già contribuito agli arrangiamenti orchestrali per l'album "Blood of the Nation", ovviamente degli Accept.

Non è il primo e non sarà sicuramente l'ultimo musicista a tentare di unire Heavy Metal e Musica Classica, ma, indubbiamente, Hoffmann lo ha sempre fatto con garbo e cognizione di causa, e oggi "Headbangers Symphony" ne è una esemplare testimonianza.



You want it all, but you can't read it
It's in your face, but you can't read it
What is it? It's it
What is it? ... it's the review
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 29 lug 2016 alle 07:53

Ascoltato.. Fenomenale... Per nulla funambolico o con assoli ipertecnici alla Malmsteem, ma assolutamente efficace. Il Metal deriva dalla Classica, per intensità, pathos, emozione... Non ci sono dubbi!

Inserito il 28 lug 2016 alle 13:30

Idem Mi ha sempre incuriosito il connubio metal/classica

Inserito il 20 lug 2016 alle 11:44

sono proprio curioso di ascoltarlo..

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.