Quando le apparenze ingannano.

Un artwork decisamente bruttino, solo in bianco e nero.
Nessuna informazione sul gruppo se non che sono tedeschi di Berlino.
Nessuna promozione per questo "Nachzehrer" già uscito in formato digitale l'anno scorso e ristampato in edizione CD dalla microscopica Totenmusik quest'anno con l'aggiunta dei tre brani che costituivano il primo demo dei Nostri..
Cosa vi aspettereste?
Raw black metal magari del più becero?
Sbagliato!
I Seher ci offrono, invece, un melodic black metal di pregevole fattura che, da un lato, risulta essere debitore della scuola svedese dei primi anni '90 e, dall'altro, risulta influenzato dalle più moderne evoluzioni del genere condotte da gente come i Wolves in the Throne Room o i conterranei Der Weg Einer Freiheit, il tutto all'insegna di una musica ricca di sfumature, comunque nere, che alterna lunghi momenti strumentali in bilico tra rallentamenti doomish e vaghe inflessioni post rock con la violenza del tipico metallo nero di scuola svedese citato in precedenza.
L'abilità del gruppo sta nel comporre brani molto lunghi, anche di dodici minuti, ricchi di melodia ma sempre nebbiosi e minacciosi, ottimamente bilanciati tra eleganza e brutalità e mai noiosi in virtù di arrangiamenti sopra la media e di una esecuzione strumentale che non contempla sbavature o banali clishes.
"Nachzehrer" è, senza dubbio, una piccola gemma nascosta nel buio, è un album affascinante nel suo riffing ricercato, è un album dalle melodie di elevato valore emozionale (ascoltate la bellissima "Mensh"), è un lavoro che ci da ancora speranza in un genere come il black metal che, di tanto in tanto, risulta essere ancora in grado di stupire.
Certamente non siamo al cospetto di un album per i "puristi", ma tra le sue note c'è tanta di quella oscurità, una oscurità velata di malinconia, che, a mio avviso, è sogno proibito di tanti satanisti dell'ultima, o della prima, ora.
Gran bella scoperta!