Copertina 4,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2005
Durata:45 min.
Etichetta:Moribund
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. INVOCATION OF SATAN
  2. STATEMENT OF BAALZEBUB
  3. NECROMANCY
  4. RITUAL OF LUST
  5. DESTRUCTION RITUAL
  6. HAND OF GLORY
  7. SUMMONING THE UNHOLY WAR
  8. UR SONG
  9. CREATION OF LILIN

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I Blood Ritual, che simpatici umoristi! Non posso che definirli tali, soprattutto dopo aver letto la loro biografia, oltre che dopo aver ascoltato il loro disco.
I Blood Ritual, provenienti da Seattle, vantano d’esser stati fondati da un appartenente alla Church Of Satan, e la loro storia è costellata di oscure leggende e maledizioni, al punto che la band afferma che durante i loro concerti siano avvenute strane cose, come macchine che prendono fuoco da sole, fans con le stimmate, altri che iniziano a sentire voci e via dicendo. Il loro primo demo fu ascoltato da un gruppo di occultisti e finì per fondergli il mangiacassette. Come vedete si narrano cose incredibili di questa band dedita al reale satanismo.
Il problema di questi spacconi a stelle e strisce è che a sparar cazzate sono tutti buoni, ma è alla prova dei fatti che i valori emergono e questo “Black Grimoire”, infarcito di luoghi comuni sull’occultismo e sul satanismo da quattro soldi, è un disco che nella migliore delle ipotesi cerca di rubare le atmosfere opprimenti ed oscure dei Morbid Angel più inspirati, ma che invece ci regala 45 minuti di death metal sui generis, un death metal mai brutale veramente, mai cattivo, mai realmente “evil & nasty”. Sono 45 minuti di noia, di due palle così, con il singer che non muta mai registro, con un riffing spesso uguale a se stesso, con qualche assolo buono, quello sì, ma comunque isolato in un contesto che è desolante.
Devo tornare a ripetermi per l’ennesima volta e riaffermare che il death metal è la morte in musica, è massacro, è distruzione totale. Non serve ad un cazzo proclamarsi satanisti cattivi e malvagi se poi non sei capace di farmi sanguinare le orecchie. Ci sono centinaia di death metal bands che pur senza tanti proclami, quando attaccano a suonare ti strappano la spina dorsale con le mani. Magari ragazzi che suonano dopo il lavoro o dopo la scuola e non adorano nessun idolo.
Blood Ritual tornate da dove siete venuti, e lasciate stare la musica che è cosa seria, per voi c’è sempre il palcoscenico di Zelig o il mercato del pesce di Seattle.
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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