Il debutto dei
Serious Black risale al 2015. Allora c'erano un certo
Roland Grapow e un tale
Thomen Stauch, e l'album
"As Daylight Breaks" riscosse quasi all'unanimità gli apprezzamenti della critica e dei fan. A distanza di poco più di un anno i due "sconosciuti" di cui sopra hanno gettato la spugna lasciando l'incredibile
Urban Breed (che voce, ragazzi) alla guida del combo teutonico.
L'esigua durata del nuovo full-length (36 minuti soltanto) mi aveva fatto pensare:
"Massì dai, avranno tenuto il meglio per non registrare inutili filler". Niente di più sbagliato, purtroppo.
"Mirrorworld" non è un brutto disco, ma è poco ispirato, emana aroma di "compitino" e i brani contenuti sono "carini" e niente più. L'introduttiva e strumentale
"Breaking The Surface" potrebbe rimandare al
Luca Turilli più cinematografico e poco ha a che fare con la successiva
"As Long As I'm Alive", a cavallo tra gli Helloween e i Masterplan meno memorabili. Va meglio con
"Castor Skies", vagamente progressiva e impreziosita da un bel ritornello.
"Heartbroken Soul" è un mid-tempo a metà strada tra gli Iron Maiden e i Queensryche, e anticipa
"Dying Hearts", traccia dalle timbriche di inizio millennio che avrebbe potuto tranquillamente essere un singolo apripista pseudo-mainstream degli ultimi Sonata Arctica o dei Nightwish.
"You're Not Alone" è un brano power tradizionale veloce e scanzonato, con un spruzzata hard rock conferita dall'organo Hammond che potrebbe ricordare gli Edguy di
"Hellfire Club". Per un attimo tornano le atmosfere futuristiche della prima traccia, ma dopo pochi secondi
"Mirrorworld" ci catapulta nuovamente (e svogliatamente) negli Anni Ottanta.
"State Of My Despair" parte bene ma l'evoluzione non è all'altezza (con un
Breed che in alcuni frangenti ricorda
André Matos) e prelude a
"The Unborn Never Die", altro insipido tributo alle glorie dell'heavy-power di trent'anni fa che del "gran finale" ha ben poco.
Passo falso? Sicuramente sì. Come mai? Non saprei proprio. Il secondo disco è sempre più "difficile" del primo per svariati motivi ma con questa uscita i
Serious Black rischiano davvero di compromettere quanto di buono fatto nel recente passato...
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