Dan Swano è un genietto, un po’ come Dave Grohl .. e qui potrei chiudere la recensione del nuovo, bellissimo lavoro dei
Witherscape ma ovviamente non mi pagano (con casse di birra) per scrivere una riga, e quindi mi “sforzerò” di spiegarvi perché “
The Northern Sanctuary” merita di figurare come new entry nei Top Albums. Cominciamo col dire che i precedenti 2 lavori del duo svedese (il debut album del 2013 “The Inheritance” e il seguito del 2014 “The New Tomorrow”) sono stati album del mese in Germania entrando nelle prime 100 posizioni della chart, poi continuiamo col precisare che il combo è composto da un poli-strumentista, cantante e produttore (Dan Swano appunto), ex Edge Of Sanity/Bloodbath, Nightingale, e da un altro poli-strumentista come Ragnar Widerberg. Il primo si cimenta con vocals, tastiere e batteria mentre il secondo con chitarre e basso e la loro unione ha dato origine ad un album ipnotizzante e misterioso nel quale coesistono tracce del miglior HardRock/Prog dei 70’/80’ con l’extreme Metal odierno. La caratteristica principale del lavoro è proprio qui, nel connubio fra generi, nel brillante songwriting, nella pregevole esecuzione dei pezzi, ottimamente prodotti e nella performance vocale stellare di Swano. Dall'iniziale "
Wake Of Infinity" ove coesistono Prog e Death Metal, con un alternarsi di velocità, stacchi, bridge acustici e cantato clean/growl, alla successiva "In The
Eyes Of Idols" dal tiro marcatamente hard rock, passando per le splendide "
Rapture Ballet" col suo incedere orientaleggiante alla Deep Purple, "
The Examiner" una ballad malinconica ed oscura che ricorda i Paradise Lost con la melodia dettata dal piano e dalla chitarra acustica, la lenta e potente "
Marionette", a "
God Of Ruin" brano oscuro e d'atmosfera, la lunga ed articolata title-track, fino alla conclusiva "
Vila I Frid, col solo pianoforte, è un susseguirsi di emozioni, ora forti ora malinconiche e ad ogni passaggio si scoprono una sfumatura, un arrangiamento, un accenno melodico nuovi che rendono sempre interessante l'ascolto. Chi ama gli Opeth o gli Amorphis avrà di che gioire ma mi sento di consigliare questo lavoro a tutti coloro che amano la buona musica, il buon Metal, quello che porta il nostro genere una spanna al di sopra di tutti gli altri .
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