Copertina 4

Info

Anno di uscita:2016
Durata:41 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DESIGNED TO PISS YOU OFF
  2. CALL ME
  3. A WANNABE
  4. PAIN IN THE ASS
  5. BLACK KNIGHT SATELLITE
  6. COMING HOME
  7. ABSINTHE-PHOENIX RISING
  8. FINAL CRUSADE
  9. NATURAL BORN IDIOT
  10. STARSEED

Line up

  • Peter Tägtgren: vocals, guitars, bass, keyboards

Voto medio utenti

Ammetto di essere rimasto basito.
Ammetto di essere rimasto indietro.
Per la precisione a "Rebirth" del 1999, ascoltato peraltro giusto una volta prima di separarmi definitivamente dalla creatura personale di Mr. Tagtren, che ai tempi seguivo con molto interesse sia per gli Hypocrisy sia soprattutto per quello che produceva nei suoi allora celeberrimi Abyss Studios, ormai troppo distante dalle mie corde con il suo progetto elettronico industrial.

Terminato l'ascolto del primo brano "Designed to Piss You Off" mi sono chiesto in primis se avessi sbagliato cd ed avessi inserito per sbaglio nel lettore qualche band di hard rock n roll, poi una volta controllato per scrupolo ho iniziato a dubitare della mia memoria, ormai oberata di milioni di dischi ascoltati "in carriera", e sono andato a riascoltarmi non solo i primi due lavori che conoscevo ma anche qualcosa di quelli successivi... e finalmente ho realizzato che la colpa non era la mia.

Che cavolo ti è successo, Peter?
Ora posso capire che profonde questione esistenziali ($$$$$$) ti abbiano fatto accantonare gli Hypocrisy, di cui adesso ti importerà come al sottoscritto stanno a cuore le sorti della politica italiana, ma pensavo che almeno nei Pain portasse avanti quella componente estrema, seppure resa in forma danzereccia finto estrema melodica, invece ormai siamo alla plastica pura: l'elettronica è scomparsa del tutto, siamo praticamente al puro rock n roll, fatto di canzonette banali e scontatissime su cui viene applicata una pennellata di chitarrone e qualche tastiera simil-industrial che puzzano di falso lontano un miglio. Aggiungiamo una vocina stile Ozzy dei poveri ed ecco che "Coming Home" prende forma, un album davvero imbarazzante a livello compositivo che non sa dove andare a parare, mischiando tutto il possibile in un improbabile calderone che ha la forma di canzoncine di natale su cui vostro zio metallaro attacca un distorsore della Boss per farsi fare due risate prima della cena del veglione.

Ascoltate, tanto per fare due nomi, le imbarazzanti "Absinthe Phoenix Rising" (Alice Cooper rivoltati nella tomba, pure se non sei morto), la già citata opener redneck "Designed to Piss You Off", la melensissima ballad omonima, "Natural Born Idiot" e la conclusiva "Starseed", su cui vengono appiccicati sopra dei tappeti di tastiere (così come avviene per tutto il resto del disco) con lo scopo di rendere il tutto ammantato di epicità stellare, ma seppure con numerosi ascolti questo disco non solo non decolla ma sprofonda in una imbarazzante povertà compositiva ogni volta di più.

Ditemi che il metal oggi non è questo. Seppure la deriva presa non fosse nelle mie corde, i primi lavori dei Pain avevano qualcosa da offrire, da dire, da comunicare. "Coming Home", anche all'interno della loro discografia, è veramente un episodio debolissimo, con il solo intento di far ballare gente ubriaca, di dubbi gusti e competenze musicali, nelle discoteche tedesche e l'unica cosa che comunica è "compratemi".
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 17 set 2016 alle 01:56

eh vabbè... se fa pena fa pena :D poi la cosa bella è che (già accaduto diverse volte) tu stronchi un disco, glielo dici, si incazzano e fanno i risentiti. Dopo qualche anno/un paio di altri album li intervisti e ti dicono "eeeh quel disco fa proprio schifo, eravamo in un momentaccio, decisamente un passo falso", tu gli racconti l'accaduto e loro "ehhh ma quando sei in promozione come fai, devi dire per forza che è il migliore che tu abbia mai fatto"... il loro ruolo è di dire cazzate, il nostro di dire la verità ;) ps: appena finito di scrivere la rece dei vicious rumors... :)

Inserito il 17 set 2016 alle 01:02

Io invece sono rimasto a Nothing Remains The Same che, pur gravitando sull'orlo esterno della mia galassia di ascolti, mi era piaciuto. Mi fido Graz, lo eviterò e risparmierò tempo vitale dall'ascolto di questo plasticame per far girare nuovamente le ultime cose di Helstar e Vicious Rumors. p.s. meno male che il meeting con Peter lo avete già fatto, altrimenti ve menava forte :D

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