Il quartetto dei
Monolith Wielder viene da Pittsburgh ed è composto da veterani della scena Stoner Doom americana (date una occhiata alla scheda della band). Dopo aver firmato per una delle maggiori label del settore (la Argonauta), hanno pensato bene di dare alle stampe il loro debut alb
um che non poteva che presentarci 10 canzoni di puro stoner, con accenni doom ("
No Hope No Fear " ha un riff alla Black Sabbath), con chitarre pastose e ribassate e un basso marcio. I brani sono tutti abbastanza lenti con riff stordenti e melodie dure e ficcanti, i pezzi migliori sono quelli in chiusura del cd ovvero"
Chains ", "
Journey", "King Under Fire" tutte con ritmiche tirate, ipnotiche, ricche di suoni distorti e la conclusiva "
Electric Hessian" lenta ma con un bridge accelerato che colpisce duro prima che la canzone ritorni sui ritmi iniziali.
I
Monolith Wielder sanno come inerpretare lo Stoner più ruvido e primitivo e la loro attitudine è riconducibile agli High On Fire, quindi se amate le sonorità slugde-heavy, avrete di cui essere soddisfatti
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