Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2016
Durata:40 min.
Etichetta:Prophecy Productions
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ES WäCHST AUS SEINEM GRAB
  2. THE DEEP-MINDED
  3. WHITE PHANTOM
  4. HEIEMO

Line up

  • Lucas Gadke: vocals & bass
  • Laura Bates: vocals & violin
  • Jimmy P. Lightning: drums

Voto medio utenti

I Völur vengono dal Canada e “Disir” è il loro disco di debutto. Il sound della band non è ben definibile pur rifacendosi, dal punto di vista lirico/tematico, alla mitologia e al paganesimo europeo pre-cristiano.
L’iniziale “Es Wächst Aus Seinem Grab” si apre con un assolo distorto che permea tutti gli oltre sette minuti del pezzo, in uno stridore allucinato e allucinante, corroborato da uno screaming tipicamente black, prima di un coro femminile dal sapore rituale.
La successiva “The Deep-Minded” è un pezzo più atmosferico, giocato sul contrasto basso/violino, con un ipnotico coro femminile a metà canzone, sciamanico ed etereo. Il pezzo è decisamente convincente, con una sorta di post-rock a tinte folk, dal sapore progressivo che, appunto, progressivamente deraglia verso una cacofonia dell’anima. 13 minuti di puro delirio.
White Phantom” è il pezzo più breve, solo 6 minuti, durante i quali le atmosfere si fanno più rarefatte e algide, tipicamente autunnali, con il violino che rimanda a certe cose del violinista ceco Ivo Sedlacek e al suo bellissimo “Mystical Violin” (2004). Echi celtici non disdegnano di fare capolino.
La conclusiva “Heiemo” è ancora una volta toccata dalla grazia del violino, con un inizio sofferto e carico di tensione, che pian piano si espande, crescendo di tono, fino ad una stasi dove il violino sale in cattedra e disegna trame quasi esotiche, anche se intimiste. Tuttavia il finale è in crescendo, con tanto di cacofonia white noise, e ci consegna un disco davvero bello.
Il mood di “Disir” è decisamente doom, evocando atmosfere ancestrali, pagane, che dipingono paesaggi naturali e selvaggi, di foreste, di picchi innevati, di foglie d’acero che cadono, corsi d’acqua placidi che si tuffano in laghetti bordeggiati da una natura lussureggiante e antica.
In definitiva una piccola gemma che vale la pena di essere venerata.


Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.