Il quartetto a nome
Zealot Cult proviene dalla verde Irlanda ma scommetto che non gli sarebbe dispiaciuto avere i natali nell’assolata Florida.
I Nostri infatti sono dediti ad un death metal old school ispirato, se non proprio devoto giocando sul significato del moniker, alle sonorità partorite a fine anni 80/inizio anni 90 a Tampa e dintorni.
Anche l’orecchio meno esperto è in grado di ritrovare nelle linee vocali e nelle note suonate dagli
Zealot Cult i rimandi ai mostri sacri quali
Morbid Angel, Death e Massacre.
Pur avendo fra le mani un cd sulla cui confezione dovrebbe esser appiccicato un adesivo fluorescente recante la parola “Amanti del passato”, devo ammettere che la musica proposta dagli
Zealot Cult è di buona fattura, non impacciata, godibile, e riesce ad entrare in rapida sintonia.
Indubbiamente “l’effetto nostalgia” ha il suo peso, ma durante l’ascolto prende il dovuto spazio la capacità del combo di coinvolgere senza cadere nella mera scopiazzatura. Partendo da questi presupposti, il concetto di derivativo, applicabile al genere suonato dagli irlandesi, acquisisce una connotazione positiva, perché al termine dell’ascolto c’è la volontà e la voglia di ripremere il tasto play del lettore.
Da riascoltare sulla lunga distanza nella speranza che la loro proposta non si svilisca con l’aumentare del minutaggio a loro disposizione.
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