Gli svedesi
Deranged, veterani del brutal death metal sin dal 1991, tornano con il loro nono full-lenght, il qui presente “
Struck By A Murderous Siege”.
Al di là della copertina, oggettivamente brutta, sebbene con un mood che, personalmente, mi fa tanto anni ’90, bisogna dire che la band, della cui formazione originale resta solo il batterista
Rikard Wermen, è abbastanza in forma.
Il disco è una lenta progressione dall’iniziale “
The Frail Illusion Of Osteology”, alla conclusiva “
Undead Instrument By Grim Ascendancy”, durante la quale si passa dal groove cadenzato alla brutalità più efferata, potendo così suddividere il disco idealmente in due parti differenti.
Nel mezzo “
Shivers Down Your Broken Spine” è lenta e pesantissima come un caterpillar, prima di lasciare spazio a “
Cold Icy Hands”, finalmente veloce e brutale, con la batteria a mitraglia come piace a noi.
La title-track è omicidio in musica, con un sound brutale e al tempo stesso intelligibile, mentre la conclusiva track ha un assolo tanto bello quanto allucinato.
Il pregio maggiore di questo disco è la varietà, offrendo un caleidoscopio di suoni e situazioni che ricevono vigore dalla bravura compositiva della band, capace di non strafare, con un minutaggio giusto.
Non siamo dalle parti dell’eccellenza, ma sicuramente un disco molto molto buono.
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