Copertina 6

Info

Anno di uscita:2016
Durata:36 min.
Etichetta:Another Century
Distribuzione:Century Media

Tracklist

  1. GUNS
  2. WE OWN THE NIGHT
  3. RED LIGHT QUEEN
  4. PIECE OF ME
  5. KILLING KIND
  6. WE DON'T FOLLOW
  7. MY KILLERS
  8. BLOW IT UP
  9. LESSONS
  10. OTHER SIDE
  11. CANDLE BURNS

Line up

  • Rich Luzzi: vocals
  • Julien Jorgensen: guitars
  • Matt McCloskey: bass
  • Dave Agoglia: drums

Voto medio utenti

Sono un ignorante. A volte. Non sempre. Vivo di una sorta di ignoranza part-time.
Là fuori c’è un oceano roboante in cui nascono, vivono, deflagrano o scompaiono nel nulla un numero incalcolabile di gruppi. Vorrei conoscerli tutti, davvero. Vorrei essere capace di snocciolare in un nanosecondo vita, morte, miracoli ed eroiche gesta di ogni essere che in un modo o in un altro popola o ha popolato questo mare di musica in perenne movimento. E invece molto spesso succede che mi si piazza davanti un nome che sto a fissare per qualche minuto, lo giro e rigiro nella mia mente sperando che in qualche angolo sperduto il maledetto si sia annidato pensando di essere dimenticato.
Niente da fare, l’infame nel mio database biologico non c’era entrato neanche di striscio e per giunta inizia a farmi venire anche i sensi di colpa per non averlo mai catalogato. Ecco perché ora è l’infame.

I simpatici (per chi li conosce, ovviamente) Rev Theory fanno parte di questo nutrito gruppo e al 99% ne faranno parte ancora per svariati motivi che, se avete la pazienza di seguirmi, andrò or ora a enumerare. Lo so, guardare 2 ore di Alberto Angela può far male. Fa niente, è la vita.

Band attiva dal lontano 2002, famosa negli USA per la song “Voices” scritta per la “famosissima” star della WWE Randy Orton e dedita da sempre ad un classico alternative rock con un po’ di nu-metal qua e là, giungono con questo “The Revelation” al loro quarto lavoro in studio. Album che viene pubblicato a distanza di ben 5 anni dal precedente “Justice”. A quanto si capisce già dalle prime canzoni, l’ago della bilancia è stato spostato in modo molto più evidente verso il lato nu-metal e quindi ecco che arrivano chitarre tanto compresse che sembrano delle immense zanzare tigre incazzate come non mai, riffoni e ritmiche che vorresti spaccare tutto il mondo e linee vocali scritte a braccetto con le zanzare, ora ancora più incazzate di prima. Caratteristiche tanto inaspettate che Bet&Win aveva bloccato le scommesse.

“Guns” apre in modo abbastanza convincente, ha quello che l’opener deve avere, tiro, grinta, un buon chorus e tanta energia. Si odono forti echi dei maestri del genere e spesso sembra di sentirne addirittura pezzi interi, ma ci sta, ci sta tutto. Quello che viene dopo purtroppo resta però sulla stessa linea, come un enorme collage del Best Of Nu Metal di tutti i tempi. Salvo giusto “Killing Kind”, qualche parte di “We Don’t Follow” e “Candle Burns” perché staccano un pochino dalla monotonia generale, non certo perché possano entrare nel novero delle fortunate anime intrappolate nel mio Soul Reaver.

Ho dato anche un ascolto ai precedenti album per poter comprendere anche le eventuali svolte stilistiche e questo ha solo peggiorato la situazione. Erano meglio prima. Stesso genere, non sia mai, ma senza zanzare, molto più melodici pur essendo comunque belli tosti e trascinanti.

Sulla base del loro passato e della loro notevole esperienza, dopo 5 anni questo “The Revelation” doveva essere molto di più. Magari in USA spopoleranno perché lì il genere va da pazzi e tutti amano la WWE. Ma io che sono tanto vecchio da avere i ricordi fermi a Hulk Hogan e Andre The Giant non riesco proprio ad apprezzarli più di tanto. E poi sono un ignorante, cosa posso mai capirne.
Recensione a cura di Massimiliano 'Koru' Cammarota

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