Copertina 8

Info

Anno di uscita:2001
Durata:60 min.
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. INTRO
  2. ANOTHER FINE MESS
  3. CARDBOARD CITY
  4. ART-NAZI
  5. THE WICKEDEST MAN IN THE WORLD
  6. THE ONE PIECE PUZZLE
  7. STILL SPINNING SHRAPNEL
  8. JUST WHAT NOBODY WANTED
  9. SINS OF EMISSION
  10. LAND OF THE RISING SLUM
  11. ALONE IN DEATH'S SHADOW
  12. SPINNING JENNY

Line up

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La storia di questa raccolta di successi degli Skyclad è complessa e pregna di significato per la band e per i suoi sostenitori. L'idea della compilation di masterpieces da dedicare ai fans , è nata dal genio del frontman del combo, Martin Walkyier, il quale ha pensato bene di intitolare "l'opera" come uno dei suoi maggiori successi, alias "Another Fine Mess". L'album si presenta come un mix di tracce per la stragrande maggioranza live, condito da qualche perla da studio precedentemente introvabile in commercio, salvo che su edizioni mooolto limitate . "Another Fine Mess" non va solo ascoltato, bensì a detta dello stesso Walkyier, va interpretato e "capito". La scelta dei brani, cosa che non sfuggirà neanche all'ascoltatore più distratto, è concentrata prevalentemente sulla produzione di un anno campale per la band , il 1995. Durante quell'anno infatti il sound degli Skyclad uscì nettamente modificato a seguito di alcuni importanti cambiamenti di line-up, che videro tra l'altro l'entrata in scena dell'eccellente violinista\tastierista Georgina Biddle al posto di Cath Lowell. La necessità di
podurre un album live nasce dunque prevalentemente dalla volontà d'immortalare quell' anno di cambiamenti che ha portato tanta acqua al mulino degli Skyclad, consacrandoli come veri e propri maestri del panorama Folk-Metal, al fianco dei più attempati, ma altrettanto grintosi "Subway To Sally". In tanti hanno provato ad imitarne l'estro compositivo e la magia delle atmosfere delle loro songs, da ultimi gli In Extremo (che si sono persi nell'oblio dopo un debutto discreto e un secondo album da buttare via, per usare un pallido eufemismo...), ma mai nessuno è riuscito nell'impresa, il che è un'ulteriore conferma dell'effettiva grandezza di Walkyier e soci. "Another Fine Mess" riassume in sè tutta la poesia degli Skyclad: è un must per gli appassionati del genere , ma anche per tutti coloro che vogliono accostarsi al Folk, pur non allontanandosi da un contesto Metal.
Recensione a cura di Lucia 'Lu' Ceriani

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