Una band che si autoproclama "progressive/alternative/grunge/fusion/hard rock" attrarrà sicuramente ascoltatori di diversa estrazione ma correrà altrettanto sicuramente anche il rischio di sembrare un po' "spaccona". Il merito degli
Shadow Rebels è però quello di aver detto la verità: in
"Oversleep Hurricane" tutti questi elementi ci sono e, anche se un po' disorientanti, sono ben dosati durante tutta la durata del full-length.
L'introduttiva
"You Don't Feel Good!", con il suo incipit dal sapore Sixties lasciato al sitar, presenta il lato più heavy-psych della formazione, con un bel solo di basso a coronare il tutto. Cominciamo anche a familiarizzare con l'ugola di
Michael Rosenfeld, una versione "scarsa" di
Geoff Tate, da cui ha mutuato teatralità e timbrica ma non potenza e intonazione. Si prosegue con
"Deepest Gloom", un hard-rock/blues "sgangherato" che sfocia nella titletrack, fortemente melodica e caratterizzata dal tremolo delle chitarre e da un break a dir poco sorprendente. La ruvida ma sempre molto melodica
"Fly!" alterna sapientemente 5/4 e 6/4, prima dell'hard-rock abbastanza "ignorante" (e poco interessante) di
"Let's Just Get Naked!". Da qui in poi è il grunge a prevalere: in
"Love At Distance" compare il violino, in
"Stay In The Background" si contamina con il folk elettrico, in
"Rifleman" ritornano il sitar e i sintetizzatori, in
"Wicked Boy II" si percepiscono le influenze fusion del trio (nello stacco strumentale in particolare). La chiusura è lasciata a
"Little Girl Big Heart", brano in cui si sposano atmosfere jazzate e pop/rock, con tre ottimi assoli di violino, chitarra e piano elettrico.
Un disco che non cambierà la storia della musica ma che è sicuramente curioso e scorrevole. Da non sottovalutare...
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?