"Welcome the Dead", includendo anche i mini CD, è il nono lavoro in studio per i norvegesi
Crest of Darkness che da oltre vent'anni diffondono il "loro" verbo del black metal.
Siamo al cospetto, dunque, di un gruppo a suo modo storico il quale, sebbene sempre lontano dalla luce dei riflettori e sebbene appartenente alla fascia b dei gruppi estremi del suo Paese, ha sempre portato avanti un discorso coerente fatto di extreme metal suonato con un tecnica molto superiore alla media e in grado di unire anime diverse al suo interno.
Il nuovo album non fa che confermare tutto questo.
Ingar Amlien e soci compongono un lavoro che sa amalgamare Black Metal, Thrash, partiture di classico Heavy Metal e splendide tastiere dal vago sapore anni '70, il tutto calato in un contesto violento, freddo e urticante e diluito in brani multiformi, arrangiati con intelligenza, in costante alternanza tra intuizioni melodiche e pura aggressione sonora.
Come da tradizione, l'ascolto dei
Crest of Darkness non può e non deve essere superficiale: la loro musica, infatti, è costituita dall'intreccio di diversi layers che devono essere ascoltati con attenzione per potersi effettivamente fondere e dare vita ad un suono che è, lo voglio sottolineare, molto personale, decisamente non banale e con pochi riferimenti nella scena nera norvegese.
Certo, qui non abbiamo il "true" black metal, ma abbiamo musicisti molto preparati, partiture di chitarra che, in fase di assolo, lambiscono territori melodici di elevato spessore emotivo e che, nel riffing, sono invece assolutamente devastanti, la voce urticante e "sgradevole" del leader, una batteria di chiara scuola Thrash e, soprattutto, musica di buonissima qualità esaltata da una produzione secca, perfetta per il suono dei Nostri.
Come al solito i
Crest of Darkness resteranno nell'ombra, ma la loro musica continuerà ad essere di valore, e se questa cosa la contestualizziamo nell'odierno panorama musicale, non possiamo che ammirarli e tributare loro un giusto riconoscimento comprando questo bel dischetto.
Ma so che saranno in pochi a farlo...
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