Gli svedesi
Sister escono col loro terzo disco ufficiale dal titolo perentorio di "
Stand Up,Forward,March!" e fin dall'opener, la tiratissima"
Destination Dust" mettono subito in chiaro cosa dobbiamo aspettarci, cioè un sleaze/punk/glam infarcito di Metal. La loro proposta musicale è un ibrido fra Hardcore Superstar, Backyard Babies e Motley Crue e già dalla seconda traccia "
Carved In Stone", una delle migliori dell'album da cui è stato tratto un primo video, queste influenze diventano evidenti.
Una base ritmica martellante, nervosa, che sfocia sempre in chorus pomposi
("
Lost In Line" , "Trail Of Destruction", "Let It Bleed", "Liberation Song" su tutte ) dominati dalla voce ruvida e urlata di Jamie Anderson che sicuramente è un trademark del gruppo e che ricorda un pò il cantante dei Lordi; il gruppo anche dal punto di vista esecutivo dimostra di essere padrone del genere e in grado di esprimere un songwriting energico e ricco di spunti metal nei quali le linee melodiche sono sempre predominanti ( "
Endangered Species"), c'è anche spazio per un lento (
Carry On") che inizia acustico per poi aumentare decisamente nel ritmo. "
Dead Men's Dirt" e "
Piece Of Shame" sono altri pezzi molto loud e in your face, il tutto è enfatizzato da una produzione molto "raw" e diretta.
Che altro dire, se i Crue sono morti e sepolti e gli Hardcore Superstar latitano, ci pensano i
Sister a ricordarci che piu' le cose cambiano, piu' rimangono simili a se stesse.
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