I
Clouds sono una band che ha origine dall’unione di musicisti di differenti nazionalità, già impegnati in altri progetti, per lo più doom metal, tra i quali possiamo annoverare
Shape Of Despair, Eye Of Solitude, Pantheist, Wijlen Wij, Officium Triste e via discorrendo.
Ciò detto, i nostri tornano dopo lo splendido debutto “
Doliu”, album del 2014 divenuto oggetto di culto tra gli appassionati.
“
Departe”, il nuovo disco, riprende il discorso caro alla band, ovvero quello di creare musica per coloro i quali non ci sono più.
La musica dei
Clouds è piena di pathos, di dolce e struggente malinconia, oscura, a tratti funerea, con melodie penetranti, la cui bellezza strappa via il cuore dell’ascoltatore. È musica fatta di aperture magniloquenti ed epiche, di rallentamenti e improvvisi silenzi.
I testi sono anche essi in tema, e raccontano di storie tragiche e disperate, e della disperazione del lutto e dell’abbandono.
Sul disco si alternano diversi cantanti, con voce pulita e in growl, e persino una voce femminile, in quella splendida suite doom che è “
In The Ocean Of My Tears”.
“And now the bridge between two worlds is broken
The starless night that covers me
Softly whispering my name
Carry me away
And wash my sins
In the ocean of my tears”
Il minutaggio è elevato, con una media di 11 minuti per canzone, per una mood che è sì lento, ma non lentissimo, non tralasciando incursioni in territori più propriamente gothic metal.
Ogni canzone di “
Departe” è una ferita nell’anima che sanguina senza requie.
“
In All This Dark” è via dolorosa verso il ricordo che strazia, mentre “
Driftwood” è indulgere nel dolore, e trarne piacere, cercando di prolungarlo, di prolungare quel sottile peso cerebrale, quell’oppressione alle meningi che spinge a vedere tutto nero.
In generale non c’è una traccia debole. C’è arte che sanguina dai solchi di un disco incredibile, bellissimo e straziante al tempo stesso.
Nel pieno dell’autunno, con l’inverno alle porte, è d’uopo lasciarsi conquistare da “
Departe”, benedirete ogni singola lacrima che verserete ascoltandolo.