La storia degli Excalion inizia nel Dicembre del 2000, quando il giovane e promettente tastierista di estrazione neoclassica Jarmo Myllyvirta si circonda di altri tre musicisti con l'obiettivo di dar vita alla manciata di canzoni Power Metal composte sino a quel momento. Bastano poche sessioni in studio ai cinque ragazzi scandinavi per trovare la giusta alchimia, e così, dopo l'ingresso nei ranghi del singer Jarmo Paakkonen, gli Excalion sono una band a tutti gli effetti. Dopo un paio di demo gli Excalion suscitano l'interesse della Sound Riot, che offre al gruppo finlandese la possibilità di incidere il disco di debutto, "Primal Exhale". Le nove canzoni di questo album dimostrano in maniera inequivocabile la passione degli Excalion per il Power Metal, rielaborando con sufficiente abilità la lezione di Stratovarius e Nocturnal Rites: brani veloci e notevolmente orecchiabili, ritornelli catchy e solari - tutti i clichè di questo genere. Come purtroppo capita spesso in un disco di questo genere l'originalità delle composizioni lascia parecchio a desiderare, e la voce di Pääkkönen dimostra qualche limite, rivelandosi poco convincente sulle parti più alte e davvero troppo ripetitivo nelle linee vocali. Gli Excalion si rivelano sin troppo statici anche nelle soluzioni strumentali, e già dopo pochi ascolti "Primal Exhale" comincia a provocare nell'ascoltatore un buon numero di sbadigli. Non mancano comunque un paio di brani validi, come la orientaleggiante "Dire Waters" e la anthemica "A Moment in the Spotlight", ma è troppo poco per consigliarvi l'acquisto di questo disco - in giro c'è certamente di meglio, specialmente in campo Power. Gli Excalion sono comunque giovani e dimostrano qua e là delle buone potenzialità, sono certo che in futuro sapranno fare di meglio!
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