In azione da tre anni, i
Dripping Roof da Lodi (è proprio il C.A.P. di questo comune a dare il titolo all'album) esordiscono grazie al supporto della SG Records con, appunto, "
26900".
Poco più di mezzora di Alternative e di Metalcore melodico, che dopo una discreta partenza, grazie alla dinamica accoppiata iniziale composta da "
Reborn" e "
Dark Angel" (dagli interessanti chiaroscuri), finisce poi per perdersi un po' per strada, sia per alcune scelte compositive non particolarmente vincenti sia per una registrazione troppo piatta e pastosa, con la prova del cantante
Fabio che, pur senza incappare in evidenti svarioni, con lo scorrere dei pezzi si lascia alle spalle qualche perplessità (ad esempio su "
Foolish And Greedy"), ma anche l'alternare cantato pulito e growl vocals non sempre risulta vincente, come nel caso di "
Sicklovezone", brano dove queste due soluzioni vengono accompagnate da voci effettate.
Qua e là ("
Sicklovezone", l'isterica "
Great Illusion" o la conclusiva "
Sweet Touch of Death") si fanno sentire i trascorsi Hardcore di
Fabio e
Damiano, la coppia di musicisti che ha dato vita alla band, ma lungo le canzoni di "
26900" si colgono anche influenze diverse, che fanno e hanno fatto parte del background dei cinque musicisti che oggi compongono i
Dripping Roof, per quanto non sembrino ancora ben amalgamate tra loro.
L'impressione è, infatti, che ci sia stata un po' di fretta nel traghettare subito all'album d'esordio e quindi sarà la loro prossima uscita a dirci qualcosa di più.
I was born to
reviewHear me while I
write... none shall hear a lie
Report and
interview are taken by the will
By divine right hail and
write
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