La perseveranza ed il credere realmente in quello che si fa, alla faccia dei tanti gruppi che nascono, e muoiono, a tavolino, i campani
Menarca, a ben undici anni dalla loro formazione, riescono finalmente ad esordire con il primo album di lunga durata dopo aver dato alle stampe, in passato, ad un demo ed un EP.
Undici anni che il gruppo ha trascorso tra diversi cambi di line up ed una intensa attività live che ha permesso loro di raggiungere una coesione davvero notevole che nella mezz'ora di durata di
"Prognosi Infausta" emerge preponderante consentendo ai Nostri di piazzare una botta brutal / technical death metal di tutto rispetto.
L'album, infatti, è semplicemente questo: purissimo brutal death metal fatto di chitarre che macinano riff ed assolo ultra tecnici in continuazione sorrette da una sezione ritmica precisa e devastante, sia quando le velocità diventano esasperate, sia quando, invece, i
Menarca si lanciano in mid tempos spacca collo, il tutto condito da un singer che passa costantemente dal growling all'inhale con grande efficacia.
La qualità migliore del gruppo, a mio avviso, a parte quella di saper seguire benissimo i dettami d'oltre oceano del genere, sta nel saper mettere la sua notevole tecnica strumentale al servizio dei pezzi e non fare in modo, invece, che questi ultimi siano solo un mero esercizio di stile, pericolo, questo, sempre dietro l'angolo quando si suona questa particolare interpretazione del metallo della morte.
Segnalato che l'album contiene anche una cover di "Dominate" dei Morbid Angel e che la sua qualità generale si attesta sul livelli alti, non mi resta che consigliarvi di fare vostro
"Prognosi Infausta" non solo per dare il giusto riconoscimento per artisti che si sono sbattuti in lunghi ed in largo, ma anche per capire come il brutal non sia solo una faccenda a stelle a strisce!
Devastanti e senza compromessi.
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