Dalla prima occhiata alla copertina ed ai titoli delle nove canzoni che compongono "Succumbra", debut album dei Vanguard, si potrebbe avere l'impressione che questo gruppo, proveniente dalla Finlandia, abbia voluto giocare al risparmio. Invece, già dal primo ascolto, l'album lascia tutt'altra impressione, a partire dalla presenza, incisiva ed apprezzabile di un violoncello e di un pianoforte, che danno quel tocco orchestrale in più al Gothic Metal proposto dal gruppo.
Peccato che il loro intervento non riesca ad evitare ai Vanguard di finire con l'accodarsi ai più scontati canoni tipici del genere. Già a partire dall'uso della doppia voce: lei (Suvi G) dolce e malinconica, lui (J. Grym) cattivo ed orientato ad uno screaming maligno, poi troppo spesso le canzoni sanno di già sentito e si differenziano poco l'una dall'altra. E così su "Succumbra", oltre a richiamare i primi Theatre Of Tragedy o i Tristania, aleggia con insistenza l'ombra dei Crematory e dei Moonspell, ma anche dei primissimi Amorphis e dei Cradle of Filth, questi ultimi tirati in ballo anche dalla prova vocale di J. Grym, che ricorda non poco il folletto Dani.
Beh, se tutto questo non vi crea troppi problemi e smaniate per il genere, i Vanguard non sono nemmeno male, sembrano pure bravini e l'album si fa ascoltare con piacere... ma solo una o due volte, poi l'effetto svanisce.
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