Lyriel - Paranoid Circus [reissue]

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2011
Durata:56 min.
Etichetta:AFM Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. OPENING
  2. WELCOME
  3. LIKE A FEATHER IN THE WIND
  4. THE REGRET
  5. ELDERBERRY AND LAVENDER
  6. LULLABY
  7. FOEMAN'S BRIDE
  8. THE WOLF
  9. SO LONG, MY LOVE
  10. MY UNAWAKENED SOUL
  11. PARANOID CIRCUS
  12. THE WHEEL OF FORTUNA
  13. THE WAY TO NOWHERE
  14. ANOTHER TIME
  15. CONCLUSION
  16. PARANOID CIRCUS (ORCHESTRAL VERSION)D
  17. THE REGRET (MACHIN8 REMIX)

Line up

  • Jessica Thierjung: vocals
  • Oliver Thierjung: guitars, backing vocals
  • Sven Engelmann: bass
  • Markus Fidorra: drums
  • Martin Ahman: keyboards
  • Joon Laukamp: violin
  • Linda Laukamp: cello, backing vocals

Voto medio utenti

Una delle mie debolezze è che tendo ad essere sincero.
Fino a 10 minuti fa avrei voluto stroncare questo dischetto... dopo tanti ascolti mi sembrava più che altro inutile... ma la notte porta consiglio... ho lasciato decantare "Paranoid Circus" per qualche giorno e con mio sommo stupore, a circa 96 dopo l'ultimo ascolto, ora tutto mi sembra alquanto diverso.

E' probabile che sia io ad essere cambiato un pochino, forse di un altro umore. Decisamente di un altro umore... e così le tante tracce che prima risuonavano sbiadite ora prendono più colore e risuonano decisamente convincenti ed accattivanti.
Con il senno di poi, consideravo l'incisione come un'altro capitolo di Gothic Metal dal solito canovaccio, ma in realtà l'atmosfera globale del platter non è scontata, ma è ben calibrata, ben sviluppata e ben proposta. Liriche eteree accompagnano una musica più Metal oriented, ove spicca come la cima di un iceberg il bel taglio Folk / Medieval che accompagna ogni singola traccia (l'acustica "Lullaby" in questo senso è una vera gemma, a livello di Blackmore's Night per intenderci)... armonie ed arrangiamenti richiamano tantissimo mondi parallelli di passate avventure, mentre il nuovo avanza sotto forma di compattezza e chirugica sessione ritmica.
La cosa che sinceramente ho apprezzato di più in questo dischetto è il voluto richiamo al Gothic Metal anni '90... il sapore di bands come 3rd And The Mortal, dei primi Theatre Of Tragedy è deciso, ma anche richiami alla concezione dei violini di My Dying Bride (dio, la bellezza di quei violini), il tutto impastato con la modernità della produzione (che, anche se di livello, purtroppo a tratti non rende giustizia all'intero valore del dischetto...vedi sotto).

Vi segnalo, oltre alla sopracitata "Lullaby", l'altra chicchissima "So Long, My Love", "Like A Feather In The Wind" e "The Wheel Of Fortuna" - queste ultime due da far invidia a Falconer... già... Lyriel... when Falconer meets Blckmore's Night... ma non solo!!

Unica vera pecca, l'insana decisione del suono della batteria (troppo fredda e "frustata" - un eccesso di trigger sicuro) che a volte rema un poco contro al naturale flusso musicale riportato sul supporto ottico. Un voto alto è comunque giustificabile. O no? Che dite?
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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