Provengono da Roma i
Noise From Nowhere, quartetto dedito ad un mix tra alternative rock e sonorità più leggere e scanzonate, quasi accostabili ad un pop/punk di commerciale memoria, a partire dai grandi nomi (persino accostabili ai
Nickelback) fino a tutto il saccheggiabile del catalogo
Hopeless-Rude.
Senza dubbio il loro esordio "
This World So Sick" è un disco fatto seguendo il manuale del perfetto disco di facile presa, melodie accattivanti, ritornelli catchy, produzione brillante e luccicosa (molto buona per i canoni del genere, al contrario della voce a volte non proprio nei ranghi e troppo sofferente) e minutaggi a corto raggio: tutto è precisamente dove deve essere per seguire i canoni del
Dawson Creek rock ed in effetti così è.
Tuttavia siamo nel già visto e sentito miliardi di volte, tutto è così orecchiabile che può venir confuso e scambiato con altre centinaia di brani o melodie senza alcun problema: se questo è l'intento della band, ovvero raggiungere un livello pari ai loro colleghi d'oltreoceano, beh l'obiettivo è raggiunto e quindi possiamo dire che nonostante siano al debutto i Noise From Nowhere hanno già un'autorevolezza non indifferente, magari anche perchè nonostante la giovane età la loro attitudine alla musica è palese, con già decine e decine di date in giro per il mondo.
Basti ascoltare un brano a caso dal mazzo, sia la ballad "
Believe", sia le successive "
Demons in my Bed" o "
Run Away", per ritrovarsi immersi in atmosfere da telefilm americano per la grande massa: se questo va visto come complimento o come un fatto deprecabile a voi la scelta.
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