Eilera è una cantante di origine francese trapiantata in Finlandia che ha il merito, grazie a questo “
Face your demons”, di avermi riconciliato con il
gothic-metal con voce femminile, un genere che (salvo rarissime eccezioni) francamente consideravo esaurito, affogato dai
cliché e dalla stagflazione.
Sorvolando su quanto la suddetta notizia possa essere “sconvolgente” per la diretta interessata e per i nostri lettori, a beneficio di questi ultimi è necessario sottolineare che in realtà siamo di fronte ad una forma di robusto
gothic-rock molto ammaliante e appassionante, screziato di elettronica, di suggestioni di
folk celtico e “naturalmente” malinconico e fiabesco, completamente privo delle forzature decadenti di troppi interpreti del settore.
La musica proposta da
Aurélie 'Eilera' Potin Suau e dai suoi accoliti è abbastanza “rigorosa” nella formula eppure è anche piuttosto misurata nel dosaggio degli elementi artistici e oltremodo coinvolgente nelle strutture melodiche, capaci di sfuggire alla banalità attraverso la forza espressiva e un notevole buongusto nel mescolare intensità e romanticismo.
L’ugola della
vocalist, in cui potrete trovare scorie di
Kate Bush (forse il modello più importante nel suo ricco percorso formativo …),
Liv Kristine,
Dolores O'Riordan,
Tori Amos e
Bjork, possiede anima e carisma e conduce l’astante in un universo assai evocativo e pittoresco, equamente suddiviso tra
Highlands e grandi distese innevate, inebrianti nella loro irresistibile bellezza e purezza.
Il programma non stanca lungo tutta la sua durata e non manifesta autentiche flessioni nella tensione emotiva e ciononostante confesso di avere una particolare predilezione per la solenne
title-track e per i leggiadri saliscendi armonici di “
Your way”, seguiti a ruota da “
Angel made temptress” (una sorta di “
Total eclipse of the heart” in versione “gotica” …), dalla fascinosa “
Frozen path”, dalla cangiante “
Into the sea” e dall’algida e caliginosa “
Male/Female balance”, tutti esempi palesi di un approccio alla materia parecchio interessante e intrigante.
“
Face your demons” delinea il talento nitido e le spiccate capacità empatiche di un’artista che non deve in alcun modo essere scambiata per “una delle tante” propugnatrici delle sonorità elegiache e languide … lasciatevi sedurre.
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