Quinto album per gli svedesi Siebenburgen ed ennesima conferma della mediocrità di una formazione che, pur essendo attiva da più di un decennio, non è mai riuscita a compiere quello step qualitativo in grado di portarla fra i leader del genere. Black metal all'acqua di rose, infarcito da soluzioni vicine al death metal melodico ed al classico heavy metal, da dimenticare gli approssimativi assoli chitarristici, senza trascurare una forte componente gothic espressa soprattutto dalle female vocals di Erika Roos, cantante tanto brava quanto anonima. A voler fare l'avvocato del diavolo, i Siebenburgen non risultano peggiori di molte release pubblicate negli ultimi tempi, ma ciò che infastidisce nel sound della band è quella assoluta mancanza di originalità unita ad un pretenziosa volontà d'innovazione. Probabilmente i risultati sarebbero migliori se la formazione scandinava decidesse di dedicarsi alla riesumazione delle atmosfere total black della scena anni '90, ed invece i Siebenburger tentano disperatamente di creare un loro stile dando vita ad un "melting pot" sonoro poco carismatico e destinato a perdersi nel calderone di migliaia di dischi simili. Difficile citare un brano di punta, "Darker Design & Images" si attesta su livelli di piena mediocrità, non riuscendo a sorprendere l'ascoltatore ed, al tempo stesso, presentando alcuni spunti dignitosi che impediscono di catalogarlo come un pessimo lavoro. Da ascoltare solo se fan delle precedenti release delle band, comunque qualitativamente superiori e ben più ispirate.