Pochi mesi fa avevo recensito un video di questi maturi ed esperti esponenti del punk old-school, ora mi giunge la loro ultima fatica discografica che riesce pienamente a confermare l'opinione espressa sulla formazione britannica.
Alfieri di uno stile antico, che deve molto se non tutto ai Clash prima maniera, Peter e soci non hanno mai ceduto alle lusinghe delle contaminazioni che hanno imbastardito il genere nell'arco di due decadi. Proseguono invece imperterriti con il loro sound proletario, da sobborgo metropolitano, che trova la sua ideale dimensione ed atmosfera all'interno di pubs fumosi, ai quali la band dedica veri e propri inni battaglieri ("Driven to beers, Ye olde pub rocker, Still love the pub"). Pochi agganci con le tematiche politico-sociali tanto care ai colleghi militanti, i quattro inglesi preferiscono trattare gli argomenti che più li interessano e meglio conoscono: l'alcool, le donne ed il calcio, vedi un brano dedicato ad una storica vittoria della nazionale inglese su quella tedesca ("Smiling through the tears").
Per il resto si accontentano di azzeccare una manciata di canzoni punk-anthemiche, ricche di bei cori da cantare a squarciagola durante i concerti ("Minor celebrity, Distorted wiew") eseguite con scarna ruvidezza ma anche con tecnica strumentale più che discreta.
C'è da dire che con il passare degli anni la dura scorza da pub-rockers si è in qualche caso ammorbidita, così il gruppo si lascia talvolta prendere dal sentimentalismo e sforna semplici melodie più dolci ed accattivanti ("Foot full of bullets"), spingendosi nel finale alla ballata velata di nostalgia ("All about love"). Nell'album spuntano anche piccole varianti alternative, utili per un surplus di varietà alla proposta, così scopriamo una interessante puntata nel rock funkeggiante ("Haves and have nots") e perfino una sorprendente ghost-track ai limiti del territorio psych-rock.
D'altronde questa band possiede l'eclettismo di chi fa dell'ironia la propria bandiera, un sense of humor britannico utilizzato per non prendersi mai troppo sul serio ma nonostante questo portare avanti per lustri una onesta carriera di coerente professionalità.
Ennesima prova dignitosa per Peter and Test Tube Babies, che non regalerà loro più popolarità di quel che hanno ma farà felice la cerchia dei fans. Sicuramente per il gruppo è sufficiente così.
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