Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2017
Durata:42 min.
Etichetta:Hell's Headbangers

Tracklist

  1. LOCH NESS RISING
  2. 93
  3. A∴A∴ (ARCANUM ARCANORUM)
  4. BABALON
  5. AIWASS
  6. DISCIPLES OF THE SILENT
  7. CHEMICAL PERVERSIONS
  8. THE BLACKEST CHASM
  9. BEYOND THE GRACE OF GOD
  10. THE AETHYR

Line up

  • Shawn Slusarek: guitars
  • Killjoy: synthesiser, vocals
  • Jake Arnette: bass
  • Serge Streltsov: drums

Voto medio utenti

Sebbene gli Haxxan non siano certamente un nome conosciuto nel panorama internazionale della musica metal, sebbene "Loch Ness Rising" sia solo il loro debut, non si può certo dire che agli americani manchi l'esperienza o la personalità.
Dietro il progetto, infatti, si "nasconde" un veterano della scena estrema come Frank "Killjoy" Pucci, che i più attenti tra voi sapranno essere leader di Necrophagia e Wurdulak, il quale, insieme con il sorprendente chitarrista Shawn Slusarek, ha fondato la band nel 2013 con l'obiettivo di suonare Black Metal.
Attenzione però, non stiamo parlando di metallo nero nell'accezione "norvegese" del genere.
Gli Haxxan guardano, invece, indietro nel tempo e si rifanno alla musica di Celtic Frost e Mercyful Fate aggiungendo un tocco doom alla Candlemass e attualizzando il tutto nel contesto degli anni 2000.
Il risultato è un album formalmente inattaccabile: le canzoni, sempre attestate su velocità medie sorrette da una sezione ritmica precisa e granitica, sono malvagie e sinistre, le atmosfere pregne di zolfo, gli assolo di chitarra melodici e inquietanti, il riffing semplicemente perfetto e poi, a mettere la classica ciliegina sulla torta, la voce tormentata di Killjoy, anche ai sulfurei tasti d'avorio, che esalta le tematiche crowleyane del disco.
Insomma, gli Haxxan suonano black metal, suonano "cattivi", senza blast beats e senza urlare, ma solo componendo musica dannatamente evil come solo i migliori sono stati in grado di fare in passato e senza rinunciare alla melodia ed alla forma canzone, elementi, questi, a mio avviso imprescindibili per creare un bel disco.
E state pure certi che "Loch Ness Rising" un bel disco lo è davvero: potente, freddo, ritualistico e ricco di belle canzoni... scusate se è poco!
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.