Provenienti dalla Finlandia, questi
Social Stain al loro debut album ci presentano 12 canzoni abbastanza interessanti i cui riferimenti sono chiaramente riconducibili ai Guns meno sleaze e piu' energici a ai Metallica dell'era Load a Re-Load
Tutti provenienti da altre band, questo nuovo progetto è stato messo in piedi nel 2014 dal bassista Toni Broman che ha preso il meglio dello style metal dei 90', ha frullato insieme i citati gruppi e ha forgiato il suono dei
Social StainInfluenze a parte l'attitudine è quella giusta, un solido riffama hard rock, un tocco di metal, un atteggiamento punk ed ecco qui l'opener "
Breakout" che inizia con un basso distorto addirittura alla Motorhead per poi lanciarsi in un metal tirato, la successiva "
Dead Man Talking" ricorda molto "We Don't Celebrate Sundays" degli Hardocore Superstars, "
Good Old Days" è un buon mid tempo mentre in "
The Unknowns",
"Walls" e nella titletrack troviamo i Guns piu' arcigni. "
At Peace" è un lento alla Metallica con le vocals spudoratemente debitrici di Hetfield e con "
Backstabber" le ritmiche tornano veloci.
Insomma, un debut interessante forse un po' penalizzato da una registrazione mooolto essenziale e da una cover album decisamente brutta!
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