Ecco un album degli inossidabili
Iron Reagan (nati nel 2014 e qui al loro terzo lavoro), che farà la felicità di tutti i puristi dell’HC.
18 brani in mezz’ora, con una durata media inferiore ai 2 minuti, liriche come slogan, chorus urlati ed anthemici, ritmiche serratissime, stop and go, accelerazioni, voce che è una via di mezzo fra Mike Muir e Tom Araya
I rimandi del genere sono ai Suicidal Tendencies e ai Brutal Truth per l’attitudine nichilista e per la brevità di alcune composizioni di neanche 1 minuto, ma gli
Iron Reagan ci mettono del loro con la giusta attitudine scazzata ed incazzata, tanto groove e moshing perpetuo, d’altronde sono tutti veterani della scena HC avendo militato ( ed essendone tutt’ora parte ) di bands quali Municipal Waste, Cannabis Corpse, Mammoth Grinder, Darkest Hour ed altre.
Insomma a buon intenditore poche parole; in un genere ormai codificato come l’hardcore e il crossover, gli
Iron Reagan sanno dare il meglio con brani carichi che schizzano come proiettili .. a voi schivarne la traiettoria o farvi colpire in pieno petto!
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