Oggi le “distanze” (anche nei confronti della nostra amata
Italietta) si sono effettivamente assottigliate parecchio, ma è innegabile che in Europa sono ancora gli scandinavi “a farlo meglio” o comunque a sfornare continuamente rivelazioni di notevole valore … ovviamente stiamo parlando di
rock melodico e gli svedesi
Sweet Mary Jane interpretano assai bene il ruolo di promettente gruppo “emergente”, capace di trattare con innata sensibilità e classe la materia sonora di natura
adulta.
Formata nel 2012 da
Tomas Nässlin (ex-Roulette),
Per Olof Åsberg (ex-Airborn),
Alexander Olsson (ex-Anacondah) e
Andreas Sparby (ex-L.A.C.K.), con una
line-up completata da lì a breve da
Tomas Berggren (ex-Razamanaz, fratello di
Stefan di Snakes in Paradise, Revolution Road, …), la
band nordica propone un esordio sulla lunga distanza piuttosto gradevole, magari non straordinariamente “carismatico” e tuttavia ben congeniato e melodicamente attraente.
Ed ecco che se l’apertura di “
Winter in paradise”, affidata alla Bad English-
osa ”
Fire in your eyes” predispone in maniera favorevole all’ascolto, tocca alla successiva “
No retreat, no surrender“ dimostrare tutte le importanti potenzialità del quintetto, impegnato a mettere a disposizione dell’astante un brano dotato di grandissima suggestione emotiva.
Intense vibrazioni le procura anche una pomposa e melodrammatica
title-track e buone notizie arrivano pure dalla sferzata di energia cagionata dalla sbarazzina “
Madeleine” (caratterizzata da
refrain vagamente Boston-
iano), dalla notturna “
Miracle” (con qualcosa di Europe e Bon Jovi nell’impasto sonico) e dalla sofisticata ariosità di “
Carry on”.
“
Angel of mine” è una romanticheria leggermente epidermica, mentre colpiscono decisamente più nel segno l’incedere contagioso e
anthemico di “
Surrender”, le vaporose armonizzazioni di “
Keep the fire burning” e la bella
verve di “
Don't be too late”, che concede un altro momento di sicura presa a un programma di egregio livello complessivo.
Appuntiamoci fin da ora il nome degli
Sweet Mary Jane … la concorrenza (anche “interna” …) è agguerrita e abbondante e tuttavia i mezzi per eccellere, aggiungendo alle virtù attuali un pizzico di ulteriore temperamento, ci sono tutti.
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